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Le slot-machine? No meglio una partita a calcio balilla. Per la giornata cagliaritana dello "slot mob" gli organizzatori ne hanno portato addirittura tre, tutti sistemati davanti al bar scelto, il Valentina di via Pessina, sulla base delle segnalazioni arrivate nei giorni scorsi. Il locale è uno di quelli che ha fatto una scelta precisa: niente macchinette della fortuna vicino al bancone. E la ricompensa? Beh, si chiacchiera, si mette musica, si beve e si mangia: le consumazioni, che si traducono in incassi, sono il premio per il titolare del locale.

   Alla iniziativa di questo pomeriggio hanno aderito in tanti: decine di persone si sono date appuntamento alle 17 al bar. C'è la partecipazione di ben venti tra enti e associazioni: Arka eventi culturali, Assi.Gap, associazione ArCoEs, Buskers in Cagliari a cura dell'associazione Pangea, Centro servizi per il volontariato Sardegna Solidale, Centro Sportivo Italiano, Comune, Cvx, Eticando ecoshop, Giovani per un mondo unito, Git Banca etica, Laboratorio partecipazione politica, Libera Sardegna, Logos, Marrai a Fura, Movimento umanità nuova, Radio X, scuola di partecipazione politica Domenico Mangano, Sustainable happiness, Teatro del segno.

 Lo "slot mob" è partito da Biella il 27 settembre scorso e il 28 settembre da Milano. Fra gli obiettivi, si legge nel sito nazionale dell'iniziativa, "richiedere una legge che limiti e regolamenti seriamente il gioco d'azzardo nell'interesse non delle lobby ma dei cittadini, soprattutto i più vulnerabili".  Proprio quello che in Sardegna è accaduto qualche giorno fa: una proposta in Consiglio regionale è partita dal gruppo Sel-Sardigna libera.