l-arbitro-il-film-di-paolo-zucca-denunciato-dalla-lav-per-scene-con-animali-morti

Una pecora crocifissa, un agnello decapitato, cani impiccati. Tre scene del film «L’arbitro» di Paolo Zucca, che accendono le polemiche.

La Lega anti vivisezione ha annunciato di aver presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma, poiché la casa di produzione Lucky Red non ha risposto alle richieste di chiarimento riguardo alla provenienza degli animali utilizzati.

L’Associazione ricorda che se gli animali fossero stati uccisi appositamente per la scena, questo configurerebbe la violazione dell’articolo 544 bis del Codice penale, con la pena della reclusione da quattro mesi a due anni e per chi ha organizzato e promosso il film; oltre alla reclusione è prevista dall’articolo 544 quater la multa fino a 15mila euro.

«La violenza sugli animali esiste e rappresentarla non è uno scandalo ma è un reato commissionarla ed eseguirla per un film – ha detto Gianluca Felicetti, presidente LAV – speriamo che le case cinematografiche finalmente sposino, anche a loro tutela, un Codice preventivo di comportamento controllato da parti indipendenti che eviterebbe usi e abusi degli animali».

Peccato che nei titoli di coda del film, però, sia spiegato che non è stata usata violenza nei confronti di nessun animale. 

 

Fonte: qn.quotidiano.net