Confronto questa mattina in sede tecnica all'Agenzia delle Dogane, definito "positivo" dal governatore Ugo Cappellacci, sul percorso per l'ottenimento della zona franca integrale.
"Al vertice romano – e' detto in una nota – hanno partecipato oltre al presidente della Regione, il direttore dell'Agenzia Peleggi, ed i rappresentanti dei movimenti Randaccio, Impera e Scifo. Durante l'incontro, al quale ha preso parte anche il deputato Cicu (Pdl) sono stati esaminati gli aspetti doganali nell'ambito della questione più generale, oggetto del tavolo del Ministero dell'Economia e delle Finanze. Da parte dell'Agenzia e' stato assunto l'impegno ad accelerare l'iter con la comunicazione all'Europa, previo urgente invio del Piano operativo, per l'operatività della zona franca di Cagliari recentemente delimitata. In ossequio alla recente delibera adottata dalla Giunta, inoltre, non viene sollevato alcun rilievo riguardo ad un'interpretazione estensiva del Dlgs 75 finalizzata a considerare l'intero territorio della Sardegna come zona franca doganale, utilizzando come punti di ingresso e di uscita gli scali portuali ed aeroportuali".
Il presidente Cappellacci ha ribadito la necessità di un pronunciamento del Governo nazionale in merito agli aspetti extradoganali e al riconoscimento della zona franca integrale della Sardegna: "Il Governo ha il dovere di far propria la nostra rivendicazione: quella di un'isola che non vuole vivere di assistenzialismo, ma di impresa e lavoro. Vogliamo camminare con le nostre gambe, ma chiediamo di essere messi nella condizione di poterlo fare. La zona franca è una giusta compensazione per gli svantaggi derivanti dall'insularità ed è una componente essenziale del nuovo sistema operativo che deve far ripartire l'economia".
Insomma l’unica che avrà presto l’operatività piena è la zona franca doganale di Macchiareddu: sei ettari per lo scambio e la lavorazione di merci extra Ue dirette fuori Europa. Niente sigarette o benzina a basso costo, ma la solo nuove opportunità di lavoro. Per la zona franca integrale c’è ancora poco di concreto. Dovrebbe pronunciarsi il Governo, ma ancora non l’ha fatto.