nel-mondo-muore-un-bimbo-ogni-trenta-secondi-per-incidente

Ogni 30 secondi, nel mondo, un bambino muore per incidente, "non intenzionale", cioè non provocato o subìto volontariamente. Quelli stradali rappresentano la principale causa di morte, seguiti dagli annegamenti: possono bastare 5 centimetri d'acqua per mettere in pericolo i più piccoli.

E' questo il dato emerso durante il convegno "Un mondo sicuro per i nostri bambini" promosso dall'Istituto per la Salute del Bambino e dell'Adolescente (ISBA) dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.

In Europa ogni 2 minuti si verifica una morte per incidente in tutte le fasce d'età, mentre un bambino su 10 rimane vittima di incidenti che comportano l'accesso al pronto soccorso. Anche nel continente europeo, come nel resto del mondo, gli incidenti Rappresentano la prima causa di morte in bambini di età compresa tra 1 e 14 anni (28% di tutte le morti) e, tra questi, svettano gli incidenti stradali

La seconda causa di morte è l'annegamento. Seguono i traumi da caduta che in molti Paesi europei rappresentano la prima causa di ricovero e al quarto posto, le ustioni (il picco si registra tra i bambini di 5 anni e la principale causa è l'incendio domestico). 

Il rischio di avvelenamento, quinto nella classifica delle cause di morte, è maggiore tra i bambini più piccoli a causa della loro grande curiosità nell'esplorare l'ambiente circostante, mentre gli adolescenti il rischio di avvelenamento è invece legato
all'assunzione di alcol. All'ultimo posto il soffocamento, principalmente entro i primi 12 mesi di vita. Gli incidenti domestici-e' emerso ancora al convegno- causano ogni anno in Europa circa 40mila vittime di ogni età e un milione di ricoveri. Tra queste, in Italia, si contano oltre 100 bambini. All'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù 1 accesso su 10 al pronto soccorso riguarda proprio gli incidenti che si verificano in casa.

Nella top ten dei giocattoli e delle attrezzature potenzialmente pericolosi: l'altalena, lo scivolo, il seggiolone, il fasciatoio, la giostra, la carrozzina, il passeggino, i barattoli di pillole, il triciclo. Aumenta anche il numero dei traumi da "gonfiabili". In età pediatrica gli incidenti prevalgono nettamente tra i maschi, per la maggiore predisposizione a fare – sin da piccolissimi – giochi più pericolosi, a esplorare il mondo in maniera diversa rispetto alle femmine.