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Barracciu favorita, ma Ganau prende terreno e cerca la rimonta. A ruota l’indipendente Murgia  che in città acquista consenso anche presso altri partiti del centrosinistra. E poi Deriu, partito con largo anticipo e Atzeni che conta sul Psi.  Via agli ultimi appelli al voto per i cinque candidati alle primarie del centrosinistra che si sfideranno domenica 29 settembre per la scelta dell'aspirante governatore della Sardegna nelle elezioni del 2014.

Quando mancano meno di 48 ore all'apertura dei 383 seggi nell'Isola, Roberto Deriu (Pd), Gianfranco Ganau (Pd), Simone Atzeni (Psi), Francesca Barracciu (Pd) e Andrea Murgia (indipendente) programmano la chiusura di una campagna elettorale abbastanza soft, in parte oscurata dalla visita del Papa a Cagliari domenica scorsa, e giocata soprattutto in casa Pd, circostanza questa che ha alimentato i maldipancia degli alleati.

 Complessivamente, per sostenere i cinque candidati erano state raccolte oltre 55 mila firme. Per evitare un flop, domenica 29 si dovrebbe almeno eguagliare almeno questo traguardo in termini di partecipazione al voto, considerato che per le primarie nazionali del novembre 2012 l'affluenza in Sardegna era stata di 76 mila 163 votanti. Potrebbe affacciarsi anche il secondo turno tra i due più votati, che scatta se nessuno dei cinque sfidanti supera il 40% delle preferenze dopo gli scrutini di domenica notte.

  A partire favorita è l'europarlamentare e vice segretaria del Pd, Francesca Barracciu. Sostenuta da quasi tutte le diverse correnti democratiche e gradita anche ai renziani. Tuttavia l'unica donna candidata sembra aver perso qualcosa negli ultimi giorni a favore del sindaco di Sassari e presidente del Consiglio delle autonome locali, Gianfranco Ganau. Il sindaco di Sassari può contare sul sostegno di tanti sindaci e dei “non allineati” del partito.

Secondo i calcoli dei ben informati, la Barracciu a Cagliari è sopra, di 6-7 mila voti. Mentre a Sassari e in Gallura Ganau è in vantaggio. Saranno decisivi Nuoro (e qui entra in gioco Deriu che potrebbe sottrarre voti preziosi alla Barracciu), Oristano e Sulcis.

In città si è mosso bene Andrea Murgia, candidato indipendente, sostenuto dal circolo Copernico e che si è conquistato le simpatie anche di altri partiti del centrosinistra. Restano poi Simone Atzeni del Psi che ha riscosso successo soprattutto on line e  Roberto Deriu, invece, presidente dell'Unione Province sarde, il primo, in ordine di tempo, a candidarsi alle primarie del centrosinistra per le regionali 2014. 

Il vincitore dovrà affrontare poi i nodi rimasti irrisolti: l'alleanza coi sardisti (spiragli solo dalla Barracciu) e l'accordo con gli altri alleati del centrosinistra, "freddi" verso il voto di domenica.