Il caso del Teatro dell'Arco finisce sulla scrivania del ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo. Mario Faticoni, presidente de Il Crogiuolo, che trent'anni fa ha dato vita alla struttura di via Portoscalas chiusa da dieci anni, ha scritto a Massimo Bray per chiedere il suo intervento affinché "possa essere restituito alla città un prezioso e storico presidio culturale".
Il locale era diretto e gestito in co-uso con i Padri Gesuiti, concessionari del bene, dal 1983 al 2002, anno di inizio di un restauro, incompiuto, anche per mancanza di fondi. Lo scorso anno la struttura è stata a messa a bando, ma il Crogiuolo non vi ha partecipato per le condizioni giudicate impossibili e l'unico vincitore ha rinunciato. Ora dovrebbe aprirsi una nuova gara. Da qui l'appello di Faticoni al Ministro.
"Da dieci anni siamo senza sede, vaghiamo in cerca di ospitalità da un teatro all'altro e il timore è che la struttura, priva di destinazione teatrale, possa trasformarsi in un locale commerciale", ha detto Mario Faticoni.
Sono tre le richieste contenute nel documento che presto sarà inviato al Comune di Cagliari: "Chiediamo che venga inserito come requisito la destinazione teatrale dello spazio di via Portoscalas che sarà messo a bando – spiega Faticoni – e che il ministro prema su Soprintendenza ai Beni Culturali per il completamento del restauro e sul Comune di Cagliari per il passaggio del bene da demaniale a bene comunale".