La Saras prende tempo: ha ottenuto su sua richiesta la sospensione fino al 31 ottobre della procedura di valutazione di impatto ambientale sul progetto di trivellazione". Lo annuncia il Comitato No Eleonora con una nota nella quale non risparmia attacchi alla società della famiglia Moratti e al suo piano per la ricerca e l'estrazione di gas metano dal sottosuolo di Arborea.
Secondo i comitati la società di Sarroch e i dirigenti "dovrebbero rendersi conto del vicolo cieco in cui si sono infilati – spiegano gli attivisti del Comitato – e dell'impossibilità di dimostrare la compatibilità di questo progetto con Arborea, il suo ambiente, la salute dei suoi cittadini e la sua realtà economica e trarne l'unica conclusione sensata: ritirare il Progetto Eleonora".
"Questa sospensione – spiega il Comitato – ha un significato preciso: la Saras ha sottovalutato l'azione dei cittadini e di tutti coloro che hanno preso posizione in difesa di Arborea e del suo territorio. Ora i suoi tecnici hanno bisogno di tempo per dare risposte credibili alle osservazioni presentate nell'ambito della procedura di valutazione di impatto ambientale".
Intanto le associazioni ambientaliste Wwf, Italia Nostra e Lipu hanno presentato una serie di osservazioni all'assessorato regionale dell'Industria chiedendo di non concedere i permessi di ricerca di risorse geotermiche avanzati dalla società aretina Tosco Geo srl o in alternativa di sospendere la procedura subordinando il rilascio all'esito positivo della Via, la valutazione di impatto ambientale.
"Le quattro richieste di permessi per ricerche geotermiche avanzate dalla Tosco Geo interessano complessivamente 416 kmq di fertili terreni agricoli della piana del Medio e Basso Campidano – denunciano ancora le associazioni – e coinvolgono il territorio di ben 16 comuni e rappresentano, purtroppo, solo una parte delle tante richieste di ricerca geotermica presentate in Sardegna".