I 16 migranti, che con una barca di sette metri si trovavano a 15 miglia da Capo Teulada, sono stati avvistati da un peschereccio che ha chiesto l'intervento della Capitaneria di Porto. A dare soccorso e assistenza alle persone, provate dal viaggio che, secondo quanto riferito, dovrebbe esse durato tre giorni, l'equipaggio della motovedetta della Guardia costiera Cp 812.
Sono stati accompagnati al Cpa di Elmas dodici dei 16 migranti nordafricani che ieri notte sono sbarcati a Sant'Antioco, sulla costa sud occidentale della Sardegna. Per quattro di loro, invece, è stato disposto il trasferimento nell'ospedale Sirai
di Carbonia per accertamenti sanitari.
"Si trovavano su una piccola barca alla deriva – ha spiegato il comandante della Capitaneria, Federico Pucci – quindi la motovedetta è partita per raggiungerli e portarli a terra".
Già durante il viaggio il personale della Guardia costiera ha provveduto a fornire acqua e viveri mentre è stato chiesto un presidio medico per via delle condizioni precarie di alcune persone, giovani probabilmente di nazionalità algerina. Con i militari della Capitaneria hanno operato anche gli agenti della Polizia di Carbonia guidati dal commissario Fabrizio Selis e un'unità navale della Guardia di Finanza