Criticità nel rapporto banche e imprese: strumenti di controllo dei costi. E poi anatocismo, tassi soglia, spese: come difendersi dai costi eccessivi praticati dagli istituti di credito. Sono stati i due temi chiave del convegno ospitato dalla Camera di Commercio organizzato dall'associazione Opus Caralis.
Tra i relatori esperti di diritto, consulenti finanziari ma anche rappresentanti del mondo delle imprese. Punto di partenza: tra banche e aziende – è stato sottolineato in diversi interventi – i rapporti sono sempre più difficili, anche per colpa della crisi economica. E non sono mancati i richiami agli ultimi drammatici fatti di cronaca e in particolare al suicidio di ieri di un commerciante del centro di Cagliari.
"Abbiamo fondato le banche- ha detto Luca Maria Sanna di Confagricoltura– e oggi non ci fanno entrare nemmeno dalla porta di servizio. L'invito è quello di resistere: quando ci sono i presupposti non dobbiamo aver paura di affidarci ad avvocati e consulenti".
Anche lo Stato nel mirino: "Un imprenditore – ha sottolineato Sanna – quando avvia un'impresa si dice che abbia due soci occulti: banca e Stato. Capita a volte però che i due 'soci' si tirino indietro. E non abbiamo certo la stessa forza. Se un'impresa ha un credito verso lo Stato deve affrontare mille battaglie. Al contrario lo Stato, quando ha un credito nei confronti dell'imprenditore, ha uno strumento velocissimo ed efficace: Equitalia".
Interventi anche molto tecnici affrontati da esperti del diritto. Per sottolineare che il legislatore ha previsto la class action per i consumatori, ma non per il piccolo imprenditore che spesso deve affrontare la guerra contro i giganti. Rischiando, è stato ricordato, non solo, in caso di sconfitta, di dover sostenere le spese processuali, ma anche di dover pagare i danni da lite temeraria.
"Alla nostra organizzazione- ha spiegato Davide Marcello di Confesercenti– arrivano ogni giorno tante segnalazioni. Cerchiamo di stare vicini e sensibilizzare gli imprenditori: in queste lotte è importante rivolgersi agli esperti non a soggetti improvvisati".