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Il forte vento ha fatto correre velocemente l'incendio che ha già bruciato oltre 100 ettari di macchia mediterranea nel promontorio di Capo Figari, nel territorio di Golfo Aranci. Oltre alle 50 persone evacuate dalla spiaggia è stato fatto sgomberare il villaggio di Cala Moresca, circa una ventina di persone, sette famiglie, tra questi molti bambini e qualche neonato. Hanno dovuto lasciare gli appartamenti che si trovano in un complesso di una quindicina di abitazioni. In una di queste, ancora in vendita, le fiamme hanno danneggiato la veranda.

   Sul posto stanno operando le squadre del Corpo Forestale regionale, i Vigili del fuoco e la Protezione civile oltre alle forze dell'ordine che stanno coordinato le operazioni a terra. L'area interessata è impervia e quindi è spesso impossibile per le squadre a terra raggiungere il luogo dell'incendio, solo i mezzi aerei sono in grado di spegnere le fiamme.

E  monta fra gli amministratori locali la protesta perché "i mezzi aerei sono arrivati troppo in ritardo, e noi assistiamo a questo disastro. La natura ci aveva messo 30 anni per riprendersi dall'altro devastante incendio, ora tutto è distrutto", ha detto Mario Mulas, vicesindaco di Golfo Aranci, mentre assiste alle fasi di spegnimento dei mezzi aerei.

   Sono due i canadair che la Protezione civile ha destinato alla Sardegna, uno di questi sarebbe fermo all'aeroporto per un guasto tecnico. "Davanti ad eventi simili non si può accettare una situazione come questa, con il Canadair che arriva con ritardo creando questo grande danno ambientale. Solo grazie alla macchina antincendio, formata da volontari, forestali, vigili del fuoco e barracelli, che però hanno operato a piedi, non ci sono stati danni peggiori", ha detto il sindaco, Giuseppe Fasolino.

Nelle operazioni di spegnimento un volontario dell'associazione Monte Ruiu di Golfo Aranci, Maurizio Spano, di 50 anni, è rimasto intossicato dal fumo. L'uomo, col resto della sua squadra, era impegnato a spegnere le fiamme a Capo Figari quando, a causa dell'aria diventata irrespirabile, ha accusato un malore. Le sue condizioni non sarebbero comunque gravi.

Incendio di vaste proporzioni anche alla periferia est di Villacidro. Dalle 16 le fiamme sono divampate fra le sterpaglie nell'area compresa fra le vie Leonardo Da Vinci ed Enrico Toti e hanno proseguito, spinte dal forte vento, nei terreni vicini, lambendo alcune abitazioni.

Fuoco anche nella periferia di Quartu. In fiamme un canneto, intervenuti anche alcuni elicotteri che hanno coadiuvato le squadre a terra. Altri roghi, agevolati anche dal forte vento, sono scoppiati in mattinata in varie zone dell'isola, a Orosei, Siliqua e Uta. Al lavoro Vigili del fuoco, volontari della Protezione civile e Corpo forestale.