ali-e-and-lsquo-naso-and-rsquo-di-aerei-spaziali-made-in-cagliari-i-ricercatori-ottengono-il-brevetto-europeo

Ali e ‘naso’ dei velivoli spaziali made in Sardinia. I ricercatori del dipartimento di Ingegneria meccanica, chimica e dei materiali dell’Università di Cagliari, guidati dal professor Giacomo Cao, hanno ottenuto un brevetto europeo che riguarda un’innovazione di processo per la produzione di materiali innovativi detti Uhtc (Ultra High Temperature Ceramics), adatti alla realizzazione del naso e dei profili alari dei velivoli ipersonici. Su questi mezzi è richiesta un’elevatissima resistenza all’ossidazione alle alte temperature (oltre 2000 C°) che si raggiungono in corrispondenza di queste parti dell’aeromobile. Una fase cruciale del processo passa attraverso l’utilizzo della tecnologia Sps di concezione giapponese, importata per la prima volta in Italia nel 2003 dal gruppo di ricerca del professor Cao.

La patente europea. Il brevetto concesso a Giacomo Cao, Roberta Licheri, Antonio Mario Locci e Roberto Orrù su “Process for the preparation of dense Ultra-High-Temperature Composite products”, Patent, Applicant: Università di Cagliari, Italy, PCT/EP2006/061472 10/04/2006, Patent Property: I.M. (Innovative Materials) Srl, Italy” è arrivato dopo oltre sei anni dalla data di deposito della domanda. “I tempi – spiega il professor Cao, ordinario di Principi di ingegneria chimica – sono stati determinati dalla necessità di far recepire agli esaminatori internazionali quali fossero le innovazioni introdotte. Nei settori scientifici di alta gamma con una estrema competizione, come in quello aerospaziale, gli esaminatori sono molto cauti nel concedere il brevetto”.

Sulla base di un accordo siglato con lo spin off IM srl, il brevetto sarà acquistato dallo spin off stesso a un prezzo già concordato. L’acquisto dovrebbe avvenire entro la fine dell’anno. Nell'accordo siglato con l’università di Cagliari i costi di mantenimento del brevetto dopo la sua sottomissione, sono stati coperti dallo spin off che continuerà a mantenere il brevetto in vita.

Applicazioni extra spazio. I materiali brevettati e nati per applicazioni aerospaziali, trovano interessanti riscontri anche per impieghi terrestri. Attualmente, lo spin off IM srl ha all’attivo un progetto finanziato dall’Agenzia Spaziale Europea e da Bic Lazio che prevede lo studio e la realizzazione con materiali Uhtc di crogioli per l’industria metallurgica. Parti che sono state messe a disposizione di aziende nazionali e internazionali perché possano valutarne le caratteristiche.