Ora è anche in bilico la grazia. Quella firmata dall’ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi che fece riacquistare la libertà a Graziano Mesina, allora ergastolano. Grazianeddu, 71 anni, orgolese, noto alle cronache giudiziarie negli anni ’60 e risalito alla ribalta per il ruolo nel sequestro Kassam, è stato arrestato ieri nel corso di una clamorosa operazione dei carabinieri, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Cagliari, e che ha portato all'arresto anche di altre 25 persone. L'ex primula rossa del banditismo sardo è ritenuto dagli inquirenti il capo di un'organizzazione criminale dedita al traffico di droga, estorsioni, furti, rapine e pronta a mettere a segno anche sequestri di persona.
E ora rischia nuovamente l’ergastolo. Perché , la grazia concessa da Ciampi nel 2004, era subordinata alla condizione che il beneficiario, entro i successivi dieci anni, non subisse ulteriori condanne. Ciò significa che se Mesina entro il 2014 venisse condannato, anche per i fatti che lo hanno riportato ieri in cella, il beneficio decadrà e riacquisterebbe lo status di ergastolano.
Intanto ieri prima notte a Badu e’ Carros (penitenziario di Nuoro) per Mesina, che si trova in una cella assieme a altri due detenuti non sardi. "Grazianeddu" è rinchiuso nel braccio AS3 dell'istituto di pena barbaricino, di recente restaurato. Si tratta di una parte del carcere dove sono collocati anche personaggi di rilievo della criminalità organizzata. L'interrogatorio di garanzia da parte del Gip di Cagliari si dovrebbe svolgere a Nuoro fra oggi e domani alla presenza del suo storico difensore l'avv. Giannino Guiso. Al lavoro i legali per definire la linea difensiva. Per ora non si sa se risponderà alle domande del magistrato o preferirà avvalersi della facoltà di non parlare in merito alle tante accuse degli inquirenti come è stato scritto nelle circa 150 pagine dell'ordinanza che ha portato all'arresto dei componenti di due bande dedite al traffico di droga.