Nella prima settimana di scavi nel parco di Monte Claro sono state rinvenute dall'archeologo Nicola Dessì cinque anfore puniche quasi integre, durante l'azione di rimozione dei frammenti d'anfora di età probabilmente romana, individuati a poca distanza dalla struttura forse nuragica interessata allo scavo. Sono della tipologia cosiddetta a siluro e sono poggiate al bancone roccioso, affiancate e capovolte, a circa 70 centimetri- un metro sotto la superficie.
“Monte Claro ha una grandissima valenza archeologico culturale – afferma la presidente della Provincia, Angela Quaquero – e gli scavi possono aggiungere un nuovo e fondamentale tassello alla storia di Cagliari. La novità assoluta è che si tratta di un sito di importanza straordinaria situato in un suolo pubblico, quindi immediatamente a disposizione per scavi e ricerche”.
La Soprintendenza Archeologica, intervenuta con la responsabile Donatella Mureddu e i restauratori specializzati, stabilirà ora se allargare l'area d'indagine.
Sotto le anfore è stata rinvenuta una sepoltura, sempre punica, V-IV secolo a.C. , all'esame dell'antropologo Marco Lodde. Ci sono due scheletri affiancati, uno sembra di donna, l'altro va ancora identificato. Con sé avevano un corredo funerario formato da tre brocche, di cui due decorate. Si tratta di una tipologia sepolcrale abbastanza rara, con una tecnica mista, in parte scavata dalla roccia.
L'associazione Amici di Sardegna, presieduta da Roberto Copparoni, ha messo a disposizione dei volontari e ha dato un supporto economico per l'avvio degli scavi che riprenderanno mercoledì 19 giugno, dopo uno stop di circa una settimana, necessario per la messa in sicurezza dell'area.