Primi accordi tra Diocesi e Prefettura della Casa Pontificia. Parte la macchina organizzativa della visita di Papa Francesco in città e quanto prima il comitato di accoglienza. A brevissimo la data “Esprimo la gioia e la commozione della Chiesa sarda e della diocesi di Cagliari per l’annuncio della prossima visita di Papa Francesco nella nostra Isola”, così l’arcivescovo di Cagliari Arrigo Miglio ha commentato l’annuncio della prossima visita di Papa Francesco in città.
“Si sapeva”, aggiunge il prelato, “che il Pontefice conoscesse il culto di Nostra Signora di Bonaria nel santuario cagliaritano, ma nessuno avrebbe potuto immaginare la sua pronta disponibilità ad accogliere l’invito che gli avevamo rivolto in maniera discreta fin dal messaggio augurale inviatogli a nome della diocesi in occasione della sua elezione. Tutti”, prosegue, “siamo rimasti colpiti dal modo in cui ha descritto il legame tra la città di Buenos Aires e la devozione alla Madonna di Bonaria. Sono parole che ci hanno toccato il cuore facendoci sentire l’affetto che il Papa nutre per noi”
Sono già stati stabiliti i primi accordi con la Prefettura della Casa Pontificia per gli aspetti organizzativi della visita. Sarà costituito quanto prima il comitato di accoglienza. La data precisa della visita del Santo Padre potrebbe essere definita entro la conclusione della Visita ad limina. “Sono certo che la venuta di Papa Francesco sarà un’occasione di grazia per la Sardegna e per i suoi problemi”, conclude Miglio, “ci mettiamo da subito sotto la protezione di Nostra Signora di Bonaria perché tale circostanza sia davvero un’occasione per riaccendere la speranza in tutta l’Isola.
Esprime soddisfazione anche il sindaco Massimo Zedda. “La volontà espressa da Papa Francesco di visitare Cagliari e il santuario della Madonna di Bonaria è un segnale molto importante per la città e per tutta l'Isola”, ha dichiarato il primo cittadino, “l'annuncio del viaggio in Sardegna arriva a pochissimo tempo dalla sua elezione ed è una prova di attenzione fondamentale in un momento in cui la nostra Regione vive grandi difficoltà economiche e sociali. La città”, conclude, “saprà accogliere il nuovo Pontefice con il calore e l'affetto già dimostrati per Benedetto XVI e Giovanni Paolo II”.