Sulla rivista internazionale di epidemiologia dell’Università di Oxford “Mutagenesis” sono stati pubblicati i risultati di una ricerca svolta da otto ricercatori di assoluta fama internazionale (Marco Peluso, Armelle Munnia, Marcello Ceppi, Roger W. Giese, Dolores Catelan, Franca Rusconi, Roger W.L. Godschalk e Annibale Biggeri): i 75 bambini delle scuole elementari e medie di Sarroch (CA) che hanno costituito il campione della ricerca “presentano incrementi significativi di danni e di alterazioni del Dna rispetto al campione di confronto estratto dalle aree di campagna”, verosimilmente Burcei (CA).
La denuncia dei risultati dello studio è delle associazioni ambientaliste Amici della Terra e Gruppo d’Intervento Giuridico onlus.
“Un ulteriore, pesantissima, conferma di quanto temuto e sostanziato nella richiesta di informazioni a carattere ambientale e adozione di provvedimenti inoltrata dalle associazioni ecologiste relativamente all’alta incidenza dei linfomi non Hodgkin per il periodo 1974-1993 nella popolazione maschile di Assemini, Pula e Sarroch riscontrata dal dott. Pierluigi Cocco (Dipartimento di sanità pubblica, Sezione di Medicina del Lavoro, Università degli Studi di Cagliari)”, precisano gli ambientalisti.
“C’è quindi la conoscenza, manca però l’azione: purtroppo, non si vede ancora alcun concreto provvedimento adottato per affrontare la pesante situazione di inquinamento ambientale” è l’accusa delle associazioni ecologiste. “E la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari sta ampliando la documentazione acquisita nell’ambito di un procedimento penale per inquinamento ambientale e danni alla salute pubblica”.