L'11 maggio a Roma è prevista la prima fase del cantiere della sinistra lanciato da Nichi Vendola che ha già visto l'adesione di Stefano Rodotá.
In vista dell'incontro nazione, si è tenuta anche a Cagliari un'assemblea pubblica alla quale hanno partecipato i neoparlamentari Michele Piras e Luciano Uras.
"Occorre un fronte ampio in grado di raccogliere parti importanti di società – ha detto il coordinatore di Sel a Cagliari Francesco Agus – Non è nelle nostre intenzioni creare un ricettacolo di pezzi di ceto politico squalificato e sconfitto dalla storia in cerca di una zattera di salvezza. Nessuno ci perdonerebbe operazioni di piccolo cabotaggio".
Duro il giudizio del coordinatore sul Governo Letta: "Il Pdl è azionista di maggioranza di un governo in cui il Pd esprime il premier al quale, in ogni secondo del suo mandato, Berlusconi potrà staccare la spina. A farne le spese sono le nostre idee, quelle del programma sottoscritto dai 3,2 milioni di elettori delle elezioni primarie di cui rimangono poche tracce nell'agenda Letta".
Il Senatore Luciano Uras è netto sull'intesa tra Pd e Pdl in sede nazionale: "L'alleanza politica Pd-Pdl mortifica le aspettative di chi pensava che fosse arrivato il momento di un cambio radicale delle politiche che hanno finora guidato il Paese. Questa alleanza anomala nasce a Roma sulla base del fallimento del centrosinistra: noi ne prendiamo atto e lavoriamo per ricostruire proprio il centrosinistra e per la prospettiva di un cambiamento".
Secondo il neodeputato Michele Piras: "Lo spazio politico di una nuova sinistra va coltivato come un fatto processuale, senza fusioni a freddo fra ceti politici, con la massima disponibilità ed apertura, senza rendite di posizione, ricercando l'innovazione politica e il ricambio delle classi dirigenti ed in questi termini Sel è a disposizione, nel senso che è pronta a superare se stessa per dar vita al partito della sinistra".
