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Per il Primo maggio cagliaritano, anche quest'anno, come di consueto, la Cgil, insieme a Cisl e Uil partecipa alla manifestazione "Ethnika, Incontro tra popoli colori e suoni dal mondo", organizzata dalla Provincia, al Parco di Monte Claro. La Camera del Lavoro Cgil sarà presente, dalle 16, con uno stand dove verrà distribuito materiale sulle attività e i servizi del sindacato.

“Quest’anno più che mai, per la devastante crisi sociale e occupazionale dell’Isola e per la difficile, e inedita, situazione politica nazionale, dobbiamo celebrare il Primo maggio e i valori che rappresenta, con l’obiettivo di rimettere al centro dell’agenda politica il tema del lavoro”: è l’appello del segretario generale della Cgil Michele Carrus, che chiede alle forze politiche una maggiore attenzione verso i problemi dei lavoratori, dei cassintegrati e dei giovani, di tutte le persone che ogni giorno sono costrette a subire il peso della crisi, senza averne la responsabilità. “Occorre restituire una speranza ai troppi lavoratori che hanno perso il posto e ragionare su come creare nuove occasioni di lavoro per i giovani”.
 
Il riferimento va in particolare alla discussione sulla Finanziaria approdata in Consiglio regionale, un disegno di legge già duramente criticato dal sindacato proprio perché privo delle necessarie misure per rilanciare il lavoro: “E’ indispensabile – ha detto Carrus – creare occupazione con il rilancio delle opere pubbliche cantierabili, soprattutto nei settori dell’edilizia scolastica e della tutela del territorio”. Secondo il segretario Cgil si può fare subito, istituendo un Fondo Unico regionale attraverso un’intesa con gli Enti locali”. Il sindacato vigilerà sull’iter consiliare della Finanziaria, così come sugli impegni presi per la soluzione della vertenza degli operatori dei Cesil e dei Csl e per una complessiva riforma dei servizi all’impiego. Fra le questioni aperte, quella sugli ammortizzatori sociali: “La Regione ha perso tempo e non ha saputo ottenere quando dovuto dal ministero”, ha detto Carrus aggiungendo che “per far valere i propri diritti c’è bisogno di più autorevolezza”. Intanto il sindacato ha già avviato le mobilitazioni territoriali che sfoceranno in una manifestazione regionale entro metà maggio.
 
Secondo la Cgil, rimettere il lavoro al centro delle politiche, deve essere l’impegno prioritario di tutte le forze politiche in questo ultimo scorcio di legislatura regionale, “lo dobbiamo – conclude Carrus – a quell’ esercito di disperati che spera in un cambiamento, in tempi migliori per festeggiare il Primo Maggio”.