Arredi fatiscenti, pavimenti rialzati e umidità: benvenuti alla casa dello studente di via Businco.
Gli studenti denunciano una situazione al limite della tollerabilità: “Abbiamo inviato molteplici mail – raccontano – ma nessuno ci ha mai ascoltato: non ci servono parole, basterebbe intervenire quando qualcosa si guasta, e non dopo due mesi come nel caso dell’ascensore”.
Gli universitari chiedono, quindi, l’intervento dell’Ersu, affinché la manutenzione dell’immobile non avvenga solo in casi eccezionali.
Fare il bucato è un’impresa titanica – sono solo 10 le lavatrici funzionanti, per quasi 200 studenti. “Continuano ad aggiustare sul rotto – fanno notare i rappresentanti della casa – ed è ovvio che dopo poco tempo si torni al punto di partenza”.
Le precarie condizioni dell’immobile spaventano gli studenti, che temono di poter vivere nuovamente l’epilogo che già conoscono. “Non vorremmo – concludono – che la casa venga chiusa, come è successo l’anno scorso per via Montesanto”.