"Alitalia mette in atto il sacco della Sardegna. Un vero e proprio ricatto aereo che darà il colpo letale alla prossima stagione turistica e agli emigrati sardi. Un biglietto a pari condizioni con quello per i residenti costerà, solo andata, Roma-Cagliari 350 euro, per pagare di meno bisognerà affidarsi a regole tutte fatte in casa da Alitalia, un oltraggio al diritto alla mobilità da e per la Sardegna".
La denuncia è del deputato Pdl Mauro Pili, che ha presentato stamane un ricorso all'Autorità garante per la concorrenza contro "il folle aumento dei prezzi da e per la Sardegna e la discriminazione gravissima tra residenti e non residenti".
"In tutta Italia e in Europa – attacca il parlamentare sardo – non esiste nessuna differenza tra residenti e non residenti, in Sardegna sì. Un milanese che deve andare a Roma in treno paga 50 euro, quanto ne paga un romano per andare a Milano.
Sardegna, invece, vietata e sotto ricatto ancora una volta delle compagnie aeree che agiscono nella più totale impunità per effetto del ritardo di quattro anni nell'avvio della continuità territoriale". Pili insiste e spiega: "Nel caso del Roma-Cagliari il biglietto costa quasi otto volte quello di un residente, il 680% in più dell'ordinario, mentre andare a Milano per un non residente costa 380 euro solo andata, più 590% rispetto alla tariffa residenti indicata nel decreto".