Trasformare palazzo Bacaredda in un “palazzo di vetro, dove i cittadini possono giudicare i loro rappresentanti per quello che fanno, non per quanto tempo passano in aula”, questo uno degli obiettivi del nuovo Regolamento presentato stamane dal presidente del Consiglio comunale Ninni Depau, assieme al vice Giuseppe Andreozzi e al consigliere dell’Ufficio di presidenza Sandro Vargiu.
In quest’ottica sono state presentate le spese di funzionamento dei gruppi consiliari. “Calano i costi sia per i tagli subiti, ma anche perché noi abbiamo razionalizzato l’attività politica”, ha subito precisato Depau.
I numeri. Nel 2012 sono sparite dal bilancio le spese di rappresentanza che nel 2011 ammontavano a 2.500 euro e quelle per i parcheggi comunali che l’anno prima erano gravate sulle casse pubbliche per oltre 13mila euro. Dimezzati anche i rimborsi degli oneri e quelle per le spese postali da 4mila a 1.230 euro. Il Consiglio ha risparmiato mille euro nell’organizzazione di convegni e dibattiti, manifesti e opuscoli, ma ha aumentato di duemila euro le spese di cancelleria.
Gettoni di presenza. Su alcune spese, però, non si è risparmiato. Prima fra tutte quella dei gettoni di presenza dei Consiglieri, che tante polemiche ha suscitato anche nei giorni scorsi (leggi l'articolo). Nel 2011 si erano spesi poco più di 268mila euro, ma nell’anno passato i rappresentanti dei cagliaritani si sono intascati ben 553.285 euro per aver partecipato ai lavori d’aula. Di 4mila euro sono aumentate le spese per le missioni di presidente e consiglieri (per un totale di 14.782 euro) e di circa mille quelle di indennità di funzione dello stesso Depau (arrivate a 43.730 euro).