stadio-sant-elia-and-quot-il-concorso-di-idee-and-egrave-un-errore-and-quot-ecco-la-proposta-dei-riformatori

Per il capo del Centro studi dei Riformatori, Antonello Gregorini, il concorso di idee proposto dal Comune per la riqualificazione del Sant'Elia è "un'iniziativa sia sbagliata nella forma, troppo costosa per le casse pubbliche e, nella sostanza, in quanto non coglie gli obiettivi che si potrebbe ottenere".

Le critiche partono con quella che lui stesso definisce una "nota di stile": "L'idea della trasformazione dello stadio – spiega – è stata letteralmente clonata dal progetto dello studio Migliavacca-Granara senza che siano stati riconosciuti al duo d'ingegneri i benefici della loro idea". Sono altri, però, i punti deboli indicati dall'esponente dei Riformatori: lo stadio sarebbe troppo costoso ("Quaranta milioni di euro di fondi pubblici per restaurare uno stadio sono veramente mal investiti"), inoltre "manca la prospettiva d'insieme sul contesto urbanistico e una verifica di redditività dell'insieme e, quindi, il coinvolgimento del privato e la possibilità di attrarre capitali ed esercitare leva finanziaria o come si dice in termini tecnici: incrementare il "Value for money" del progetto".
 
Per l'esponente dei Riformatori, bisognerebbe, inoltre, valutare preventivamente se le strutture "ammalorate" del Sant'Elia debbano essere demolite, e comunque fare i conti anche con tutta la "pianificazione pregressa dell'area, riconducibile alla giunta Floris".
 
Non si risparmiano critiche al progetto: le attività che potrebbero essere ospitate dal nuovo stadio avrebbero già una molteplicità di doppioni che "perderebbero il proprio ruolo". Non piace a Gregorini nemmeno l'idea delle gradinate rettrattili: "Quando saranno spostate ci si ritroverà con delle gradinate molto arretrate rispetto alla pista: una stupidità tecnica che chi ha scritto il bando non percepisce. Inoltre, Anfiteatro docet, spostare le gradinate rettrattili ha un costo talmente elevato che a volte diventano fisse". 
 
La soluzione dei Riformatori è dunque quella di ritirare il bando, affinchè possa essere migliorato. "Il bando deve essere un vero concorso d'idee aperto alla partecipazione di tutti – sottolinea Gregorini – soprattutto del mondo giovanile privo di risorse ma comunque desideroso di esprimersi. Bisognerebbe poi creare un partenariato istituzionale preventivo con il Consorzio del Parco di Molentargius, con l'Autorità Portuale (padiglione Nervi) e con l'Ente Fiera". 
 
Tra le altre proposte: realizzare una struttura di concezione completamente nuova che includa lo stadio di seria A per 20mila posti al massimo, da assegnare in concessione a una società sportiva con una squadra in serie A o almeno in serie B, prevedendo anche la possibilità che possa ospitare il Rugby. "Si dovrebbe anche includere – conclude Gregorini – una struttura ricettiva con congruo numero posti letto da assegnare in concessione a un operatore privato e realizzare il porticciolo così com'era progettato originariamente per 120-150 posti barca con annessi servizi di ristorazione e legati alle attività di pesca".