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Le tecnologie informatiche e le nuove realtà per la conoscenza, il networking e la valorizzazione del patrimonio culturale scientifico: questo il ruolo della rete dei Musei Universitari, cornice del progetto copresentato dall'ateneo di Cagliari e di Modena-Reggio Emilia, e approvato dal Ministero dell'Università e della ricerca.

L'università del capoluogo ha avuto il via libera del Miur per l'elaborato del Centro interdipartimentale dei musei e dell'archivio storico (Cimas). Il responsabile scientifico del progetto è la professoressa Luisa D'Arienzo. Il contributo è il più rilevante tra i finanziamenti concessi: 700 mila euro, pari all'80% dell'importo richiesto.
 
Nel progetto sono coinvolti 12 università: Cagliari, Modena-Reggio Emilia, Bari, Chieti, Firenze, Ferrara, Salento, Parma, Perugia, Roma La Sapienza, Siena, Viterbo. Il progetto avrà una durata di 24 mesi.
 
Sono sette i musei dell'Università di Cagliari: il Cimas è nato con compiti di gestione e coordinamento dell'attività museale dell'ateneo che comprende l'Archivio storico, il Museo sardo di Geologia e Paleontologia e Museo di Mineralogia, il Museo di Zoologia, il Museo sardo di Antropologia ed etnografia, il Museo di Fisica di Sardegna, il Museo delle cere anatomiche di Clemente Susini e il Museo Herbarium dell'Istituto di Botanica e Orto Botanico.
 
L'obiettivo prioritario del progetto è di rendere operativa tra le 12 università una prima rete nazionale di musei, centri e sistemi museali universitari. Strumento della rete sarà un portale web bilingue che consentirà di unificare la presenza dei musei, potenziare e standardizzare la presentazione di contenuti di qualità, come previsto dal progetto europeo Minerva.