Protesta degli ecologisti contro le trivellazioni ad Arborea. Le associazioni Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra hanno inoltrato al Servizio Savi dell’assessorato regionale della Difesa dell’ambiente un primo atto di “osservazioni” nel procedimento di valutazione di impatto ambientale relativa al progetto di perforazione esplorativa (a circa 3 mila metri di profondità) finalizzata al permesso di ricerca di idrocarburi “Eleonora” del Gruppo Saras.
E’ stata chiesta la dichiarazione di improcedibilità perché, denunciano gli ambientalisti, l’avviso, il progetto e il relativo studio di impatto ambientale, a distanza di giorni dalla pubblicazione del relativo avviso sui quotidiani regionali, non sono tuttora disponibili sul sito web istituzionale delle “valutazioni ambientali” della Regione, così come previsto dalla legge in contemporanea al deposito per la richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale.
Ecco i motivi principali di opposizione al progetto: il sito prescelto è a circa 200 metri di distanza dallo stagno di S’Ena Arrubia, tutelato dalla convenzione internazionale di Ramsar sulle zone umide d’importanza internazionale oltre che dal vincolo paesaggistico, da vincolo di conservazione integrale, dal piano paesaggistico regionale, destinato a riserva naturale regionale e sito di importanza comunitaria e zona di protezione speciale.
“L’area interessata è sede, inoltre”, aggiunge Deliperi, “della più avanzata agricoltura specializzata della Sardegna e ben poco si conosce, allo stato attuale, delle possibili, gravissime, interferenze con le falde idriche.
Le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra sono al fianco del locale Comitato “No al progetto Eleonora” e delle popolazioni interessate per salvaguardare i valori ambientali e territoriali dell’Arborea.
Inoltre cento trattori per dire no al progetto della Saras per l'estrazione di tre miliardi di metri cubi di gas metano dal sottosuolo di Arborea. Il no degli allevatori si è unitoa quello di nove Consigli comunali e del Consiglio provinciale di Oristano convocati in seduta straordinaria nella cittadina del centro Sardegna per
ribadire senza possibilità di equivoci che il progetto Eleonora della famiglia Moratti non deve passare.
"Troppe incertezze a fronte di pochi e poco significativi vantaggi" ha detto il presidente della Provincia Massimiliano De Seneen spiegando che l'incerta prospettiva del risparmio di pochi euro sulla bombola del gas non incanta nessuno. D'accordo anche il sindaco del paese Pierfrancesco Garau e i suoi colleghi di Cabras, Marrubiu, Palmas Arborea, Solarussa, Terralba, Uras, Santa Giusta e San Nicolò d'Arcidano.
Arriva anche una interrogazione parlamentare da parte del deputato Pdl Mauro Pili: "Il permesso minerario assegnato alla Saras nel 2007 deve essere revocato. L'autorizzazione per il progetto Eleonora è illegittima perché rilasciata sul falso presupposto che non incidesse sul piano ambientale e archeologico. I 44.300 ettari, invece costeggiano Tharros e comprendono aree di massima tutela ambientale".