"Il presidente si accorge che il Patto di stabilità rende inutile ogni finanziaria e blocca le attività della Regione, ma evidentemente non era presente quando l'opposizione più volte lo affermava: ora propone un programma di legislatura, peccato sia quasi terminata".
Opposizione all'attacco del Governatore con il vice presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini (Pd), che giudica "tardive e senza senso" le proposte illustrate da Cappellacci in occasione della presentazione della nuova Giunta.
"Cappellacci si dice pronto a voler continuare la battaglia, ma quando mai l'ha iniziata? – denuncia l'esponente democratico – Gli ordini del giorno votati dal Consiglio in cui si impegnava la Giunta ad aprire un confronto, anche duro, con lo Stato sono stati tutti disattesi".
"In questi quattro anni di legislatura è mancata una seria politica di bilancio – argomenta il consigliere del Pd – Non c'é mai stata programmazione e soprattutto non si è mai aperto un vero confronto con lo Stato sulla vertenza entrate e sul Patto di stabilità. Oggi abbiamo una nuova Giunta ma ai sardi si ripropone sempre la solita minestra promettendo false rivoluzioni".
Rincara la dose il capogruppo del Pd, Giampaolo Diana: "Ho la spiacevole sensazione che Cappellacci, sapendo di perdere le prossime regionali, sia animato da un pericoloso calcolo cinico che lo spinge a far proposte col solo obiettivo di rendere ancora più disastrati i conti regionali per mettere in difficoltà chi, nel 2014 sarà chiamato a rimettere in piedi la Sardegna".
"E' sufficiente dare uno sguardo alla data dei primi ricorsi in sede giurisdizionale, a quella delle leggi impugnate o alle cronache per smentire le affermazioni dell'on. Giampaolo Diana". Lo afferma, in una nota, Alessandro Serra, portavoce del presidente della Regione Ugo Cappellacci.
"La Giunta ha difeso i diritti dei sardi – aggiunge Serra – sia durante il Governo Berlusconi sia successivamente alle dimissioni del Presidente del Consiglio dei Ministri. Per l'esecutivo regionale gli interessi dei sardi sono un valore assoluto, da difendere sempre. Forse per l'on. Diana sono un valore relativo, da difendere con maggiore o minore intensità secondo il colore politico dell'inquilino di Palazzo Chigi".
Critico con Cappellacci anche il capogruppo dell'Idv, Adriano Salis, che commenta ironicamente: "Serve al più presto la benedizione papale della Sardegna".
"Mentre le forze sociali, ultima le Acli, invocano un deciso cambio di passo per rispondere all'aggravarsi della crisi della Sardegna, la 'nuova' Giunta regionale – attacca l'esponente dell'opposizione – nasce più debole della precedente".
"Nonostante i proclami e la demagogia delle novità programmatiche proposte, si muoverà nel solco usuale dell'ordinaria amministrazione che ha finora caratterizzato tutte le Giunte di questa legislatura – chiarisce Salis – E nonostante i funambolici virtuosismi tecnici, al limite delle norme regolamentari e del comune senso del pudore, che hanno portato alla costituzione del nuovo gruppo consiliare che ha salvato la poltrona dell'assessore Liori, è evidente – denuncia l'esponente dipietrista – che con l'uscita del Psd'Az dalla maggioranza è sempre più esigua la forza numerica e politica che sostiene Cappellacci in Consiglio regionale".