schianto-sulla-125-cisl-attacca-anas-and-quot-nessuna-cura-per-la-sicurezza-delle-strade-and-quot

Ancora sangue sulla 125, e la Cisl attacca l'Anas: "Troppa superficialità sul tema viabilità in Sardegna, ora basta". 

Il responsabile del Dipartimento politiche industriali della Cisl, Giovanni Matta ha chiesto alla Regione di farsi parte attiva nel chiedere all'Anas di monitorare tutta la SS 125, dove in meno di un anno vi son stati nove morti, individuando i punti di pericolo ed i tratti critici su cui intervenire: "L'ennesimo incidente stradale accaduto ieri sulla statale 125, con il tragico epilogo di quattro vite spezzate, ripropone con forza il tema della qualità delle infrastrutture viarie e della mobilità sicura".
 
"Un tema delicato, per certi versi scottante, da troppo tempo lasciato incancrenire dall'Anas proprietaria delle infrastrutture – ha sottolineato Matta – e soprattutto dal sistema politico regionale che sulla questione ha pensato più che a risolvere i problemi a costruire interessanti fortune politiche. E' ora di dire basta ai troppi incidenti. Nove i morti sulla sola SS 125 di recente costruzione, peraltro costata parecchio. Sono un prezzo troppo oneroso che la comunità sarda non deve più pagare. Occorre dire basta ad un sistema di progettazione e costruzione delle strade che non tiene in alcun conto le condizioni di sicurezza. Ma soprattutto occorre dire basta alla superficialità con cui il compartimento Anas, e in generale tutta l'azienda, governano il tema viabilità in Sardegna".
 
La Cisl chiede, pertanto, alla Giunta regionale di "affrontare subito il tema con fermezza, richiamando l'azienda strade alle proprie responsabilità, monitorando le opere realizzate, individuando i punti di pericolo e attivando gli interventi necessari per evitare gravi incidenti e altre vittime. Proprio sulla 125 il Cipe ha liberato risorse per 190 milioni circa. Occorre subito sottoscrivere il contratto istituzionale di sviluppo con il Ministero per la coesione territoriale e avviare i cantieri"