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E' una Giunta in pectore quella che sta per essere varata dal presidente della Regione, Ugo Cappellacci, dopo l'azzeramento della sua squadra ufficializzato ieri con la pubblicazione del decreto. L'ultimo via libera alla definizione dei nuovi assetti è stato dato dal Pdl nel faccia a faccia di questa mattina con il governatore a Villa Devoto.
 
Completati gli incontri bilaterali, potrebbe saltare il vertice collegiale di maggioranza che avrebbe dovuto precedere il varo della Giunta: tutte le forze politiche, infatti, hanno più volte ribadito le proprie esigenze per contribuire alla scrittura del patto di fine legislatura e per riorganizzare la rappresentanza nei 12 assessorati.
 
Lo schema è ormai consolidato con sei assessorati al Pdl, tra cui Bilancio-Programmazione; due all'Udc, che prenderebbe anche la vice presidenza attualmente in mano al Pdl; due ai Riformatori e uno all'Uds, mentre i Trasporti, o qualche altra casella ancora in bilico, rimarrebbero al presidente con un interim transitorio in attesa di novità in Consiglio regionale.
 
Sembra quasi fatta la nascita del nuovo gruppo Fratelli d'Italia con i cinque consiglieri richiesti per la sua costituzione. Ne faranno parte sicuramente Matteo Sanna (proveniente da Fli) e Teodoro Rodin (dal Pdl), mentre si sono già sflilati Mario Diana e Nanni Campus, esponenti di Sardegna è già domani. L'ex assessore del Lavoro, Antonello Liori, candidato senza successo con Fdi, potrebbe invece rientrare in Giunta in quota al nuovo gruppo.
 
"Abbiamo dato mandato al presidente perché chiuda quanto prima questa verifica anche per quanto riguarda gli assetti – sottolinea il capogruppo del Pdl, Pietro Pittalis – e per rilanciare il patto di governo sulla base delle indicazioni pervenute dagli alleati e dal nostro partito, che ha chiesto attenzione sui temi delle politiche attive del lavoro e del sostegno al sistema produttivo".
 
E in casa del Cavaliere c'è da registrare la presa di posizione del consigliere Carlo Sanjust, che pone un aut-aut al suo gruppo: "Se il Pdl, solo per consolidare il sostegno alla Giunta, consentirà il rientro di coloro che hanno lasciato il partito per approdare ad altri lidi, si ritroverà certamente a perdere ulteriori pezzi importanti all'interno dell'Aula". Dito puntato soprattutto sull'ex assessore della Programmazione Giorgio La Spisa, quando parla – attacca Sanjust – di un partito "che spesso si caratterizza per le porte girevoli tipo albergo, che consentono a tanti di andare via polemizzando con tutti e su tutto, accasarsi altrove, sperare nell'elezione in Parlamento con uno schieramento contrario alla nostra coalizione, per poi tornare sui propri passi dopo che l'esperienza extra Pdl si è rivelata un bluff clamoroso".
 
E mentre l'Udc sarebbe pronto a salire sull'Aventino in caso di squilibrio nella rappresentanza dei vari partiti in Giunta, i Riformatori confermano: "Dentro il nuovo esecutivo solo se ci sarà l'abolizione delle Province e l'attuazione di tutti i referendum".