legge-elettorale-and-egrave-guerra-sulla-soglia-di-sbarramento-stop-ai-lavori-del-consiglio

Nulla di fatto sulla legge elettorale. I lavori dell'Aula erano slittati a questa mattina a causa del mancato accordo di ieri sulle soglie di sbarramento per le coalizioni e le liste, ma ancora nessun passo avanti nell'esame della legge statutaria. La seduta del Consiglio è stata immediatamente sospesa, e, infine, riconvocata a domicilio. 

Manca l'intesa tra i partiti.  Pd e Pdl premono per il metodo d'Hont – un proporzionale corretto che premia le formazioni politiche maggiori – ma si vogliono anche salvare i piccoli partiti. Le forze politiche minori si fanno sentire e chiedono una soglia di sbarramento più bassa. L'altra partita si gioca sul metodo proporzionale di attribuzione dei seggi ma, in questo caso, le forze politiche maggiori avrebbero proposto un'alta soglia di sbarramento per le singole liste (si parla del 4% all'interno della coalizione invece del 2,5-3%), anche se il centrosinistra punta il dito contro la maggioranza, che però smentisce contrasti interni.
 
"Mi pare che manchi accordo interno al centrodestra e sarebbe auspicabile il consenso di tutte le forze politiche perché si tratta delle regole democratiche – ha dichiarato il capogruppo Pd, Giampaolo Diana – la proposta della maggioranza ancora non c'é forse perché ci sono anche fibrillazioni per la formazione della giunta e l'impressione e ' che non si vogliano aggiungere fibrillazioni a fibrillazioni''.
 
Per il capogruppo del Pdl, Pietro Pittalis, che ha chiesto la sospensione dei lavori, "non si tratta di un problema della maggioranza,perché c'é l'interesse generale è raggiungere la più ampia partecipazione delle forze politiche. Serve però un sistema che crei le condizioni di governabilità e la più ampia partecipazione – spiega – e lo sbarramento risponde alla necessità di evitare la polverizzazione del consiglio regionale".
 
Al termine dei lavori la conferenza dei capigruppo ha incontrato le associazioni femminili anche oggi in Aula per scongiurare il voto segreto sulla doppia preferenza di genere.