Ultima settimana per la Giunta Cappellacci. Il presidente della Regione dovrebbe azzerare la Giunta e chiudere la verifica con i partiti della maggioranza di centrodestra.
Dovrebbe, perché alcuni alleati hanno già posto lo loro condizioni, come il Psd'Az, che ha chiesto al segretario Giovanni Colli e al presidente Giacomo Sanna di verificare la possibilità di restare in maggioranza condizionando questa scelta alla realizzazione dei 13 punti programmatici dei Quattro Mori.
I Riformatori dettano le loro condizioni subordinando la presenza in Giunta al rispetto degli impegni di presidente e alleati sulle riforme e l'attuazione dei referendum (cancellazione delle Province, Assemblea costituente, abolizione dei Cda degli enti regionali). Resta da chiarire la posizione di Giorgio La Spisa. L'assessore del Bilancio e della Programmazione, che ha cambiato casacca passando dal Pdl a Scelta Civica (in Sardegna con i Riformatori), potrebbe non dover lasciare il suo posto ma spostarsi di assessorato. Bilancio-Programmazione, secondo questo abbozzo di schema, andrebbe al Pdl ma il capogruppo Pietro Pittalis non è intenzionato a farlo.
Udc: Sergio Milia e Giorgio Oppi, si contendono la Sanità. Da decidere l'eventuale sostituzione di Antonello Liori, terzo assessore (Lavoro) candidato alle politiche, in questo caso con Fratelli d'Italia.
Tra i nomi per il ruolo di consulente del presidente Cappellacci, Franco Manca.
E i Riformatori insistono: "Senza l'impegno concreto del presidente della Regione Cappellacci e dell'intera maggioranza di centrodestra per l'abolizione delle Province, i Riformatori non avrebbero più alcun motivo di restare in Giunta".
Ad affermarlo il leader del partito Michele Cossa sintetizzando le conclusioni del coordinamento regionale che si è svolto nel pomeriggio a Oristano. Nel pacchetto di richieste dei Riformatori, assieme all'abolizione delle Province, ci sono tutti gli altri punti votati dai sardi nel referendum anticasta del 6 maggio 2012, fortemente voluto dal partito. In particolare la cancellazione dei Consigli di Amministrazione degli enti regionale e il progetto dell'Assemblea costituente.