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Una "pistola-killer" piazzata dietro la porta di casa e pronta a sparare contro gli "ospiti indesiderati". Roberto Atzori, operaio cagliaritano di 38 anni, è stato arrestato dai carabinieri per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e detenzione di arma modificata. 
 
L'operaio aveva ideato un congegno-trappola per proteggere la sua abitazione: una vera e propria arma-killer che appena un estraneo avesse aperto la porta del sua appartamento l'avrebbe centrato con i colpi, uccidendolo. "Avevo paura per la mia incolumità – si è difeso – in passato sono stato aggredito, per questo ho piazzato il congegno alla porta d'ingresso".
 
I carabienieri, intervenuti per sedare una lite tra vicini,  ieri pomeriggio hanno scoperto la trappola artigianale. L'operaio custodiva nella sua abitazione anche due piante di marijuana, quasi cento grammi di "erba", 15 grammi di semi di marijuana e due bilancine di precisione. La droga e il congegno-trappola sono stati sequestrai. Atzori, processato per direttissima, ha patteggiato due anni di reclusione e quattromila euro di multa, beneficiando della sospensione condizionale della pena.