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Un nuovo un ricorso davanti alla Corte Costituzionale contro la legge del 24 dicembre 2012. L’ha annunciato il presidente della Regione Ugo Cappellacci ad Arborea per la chiusura della campagna elettorale. Una delibera di giunta, approvata oggi, che apre il quindicesimo conflitto contro lo Stato.

 "E' una legge – ha evidenziato – che rappresenta l'ennesimo tentativo di violare la nostra Autonomia, di negare alla nostra isola somme che ad essa spettano di diritto e di limitare in maniera ingiustificata la possibilità di utilizzare quelle già a nostra disposizione. Prosegue senza sosta un atteggiamento ostile dello Stato sulla questione legata al patto di stabilità perché non solo si ignorano le ripetute richieste di adeguamento alle nuove entrate, ma in più si stabilisce nella legge impugnata un sacrificio rispetto alla quota già considerata iniqua e oggetto di precedenti ricorsi. La legge”, ha sottolineato il presidente, “introduce inoltre una disposizione particolarmente inaccettabile perché la Sardegna, che paga con fondi propri la Sanità, si vede imporre una trattenuta sulle compartecipazioni erariali legata alle spese per tale settore.

 "La delibera odierna”, ha concluso, “dispone una nuova impugnativa anche contro l'Imu perché viola le attribuzioni costituzionali e statutarie della Sardegna e rappresenta il terzo tentativo di fare la 'cresta' sui soldi dei Sardi: infatti introduce una nuova riserva su quella parte del gettito che invece spetta all'isola e ai suoi territori".