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Gigi Riva e Sergio Zuncheddu fanno visita a Massimo Cellino. Due visitatori "illustri" a Buoncammino, per un detenuto altrettanto noto: il presidente del Cagliari calcio. 

Le visite in carcere però non passano insosservate all'occhio della Procura, dopo l'arrivo sul tavolo del sostituto procuratore Enrico Lussu, coordinatore l'inchiesta, di una segnalazione delle visite ricevute dal Patron rossoblù. Una successiva all'altra: il 18 e il 19 febbraio.

L'editore dell'Unione Sarda, Sergio Zuncheddu, il bomber Gigi Riva sono stati accompagnati al penitenziario dal deputato del Pdl, Mauro Pili  (il primo ad incontrare in carcere Cellino nel giorno del suo arresto e ad aver rassicurato tutrti sulla sua pagina Facebookk sulle condizioni del Presidente).

La Procura intende ora verificare e chiarire se sia stato commesso un reato, ovvero a quale titolo i due visitatori abbiano incontrato Massimo Cellino.

Infatti, la legge che disciplina le visite agli istituti penitenziari, prevede che i detenuti possano incontrare senza autorizzazione i parlamentari e chi li accompagna per "ragioni del loro ufficio". Ma esistono delle limitazioni, delle norme elencate nella Circolare del 30 dicembre 2009 – Testo unico delle disposizioni dipartimentali in materia di visite agli istituti penitenziari ex art 67 D.P., nella quale si legge: "Con particolare riferimento ai parlamentari ed ai consiglieri regionali" le ragioni di ufficio "debbono ritenersi integrate non in presenza di qualunque tipo di collaborazione del tutto episodica, ma solo allorché si adduce l'esistenza di un rapporto di collaborazione professionale stabile e continuativo, ancorché non avente fonte in veri e propri provvedimenti formali di nomina producibili dall'interessato".

Riva e Zuncheddu, secondo quanto si è appreso, sarebbero entrati in carcere a titolo di collaboratori del parlamentare.