“Uno scippo da 8 milioni e mezzo di euro”. Attacca così Claudia Zuncheddu, la consigliera regionale indipendentista, l'annullamento del bando europeo “Lav…Ora – Progetti per l’inclusione sociale – per il finanziamento e l’erogazione di contributi a favore di inserimenti lavorativi di soggetti svantaggiati”. La Zuncheddu prosegue: “Nel pieno della campagna elettorale, per il rinnovo del Parlamento italiano e in previsione delle prossime Regionali, l’Assessora alla Sanità De Francisci, in modo maldestro e palesemente strumentale, con il Decreto n. 1 del 17 gennaio 2013, dopo aver destituito il Direttore Generale delle Politiche Sociali Roberto Abis, ha nominato Calabrò (già direttore generale della Sanità) Commissario ad acta con l’incarico di annullare il bando europeo “Lav…Ora, e preposto ad attivare le procedure volte a riprogrammare l’utilizzo di quelle risorse comunitarie”.
La preoccupazione nasce dal fatto che si tratti di un progetto, attesissimo nei territori sardi, necessario per fronteggiare in modo diretto, immediato e trasparente la situazione di disagio sociale e di emergenza economica, in cui vivono un gran numero di sardi. “La notizia del Decreto della De Francisci, per la nomina del Commissario ad acta- prosegue la Zuncheddu- ha creato fortissime preoccupazioni tra le istituzioni locali, già fortemente impoverite, gli utenti e le numerose imprese sarde che hanno aderito alla progettazione degli interventi, seguendo gli indirizzi regionali tesi a promuovere “una forte integrazione fra il tessuto socio-economico del territorio e i servizi istituzionali”.
E’ del primo febbraio, la notizia non ancora ufficiale, secondo cui il Commissario Calabrò, ha “ordinato illegittimamente” la revoca del bando europeo (nonostante sia rispondete alle normative comunitarie e già passato al vaglio dell’Autorità di Gestione), e avviato un nuovo progetto sostitutivo per l’utilizzo di quei fondi che vengono così sottratti alla gestione e al controllo trasparente dei Comuni. “Questo è un grave atto d’irresponsabilità. Il bando europeo, atteso da tempo nei nostri territori, non è revocabile ne sostituibile. Inoltre il nuovo bando sostitutivo, deve essere sottoposto al vaglio dell’Autorità di Gestione e seguire un iter di almeno sei mesi, con la probabilità che la Comunità Europea non certifichi la spesa e annulli tutto.
Con l’annullamento e la sostituzione del bando “Lav…Ora” assolutamente legittimo, ancora una volta si condannano cinicamente a un ulteriore disagio e povertà un gran numero di cittadini bisognosi”.