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Immediato scioglimento del Consiglio regionale per il mancato rispetto della volontà del popolo sardo espressa nei referenda sulle province del 6 maggio scorso. Questa la richiesta dei consiglieri regionali del gruppo dei Riformatori: Michele Cossa, Attilio Dedoni, Pietrino Fois, Franco Meloni Franco Mula, Pierpaolo Vargiu. 

 
I consiglieri scrivono direttamente al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano per denunciare l'inadempienza dell'Assemblea sarda. Per i Riformatori si tratta di una "grave violazione della Costituzione": il Consiglio deve essere immediatamente sciolto.
 
Infiamma la protesta anche fra i più giovani. Alioska Mancosu, leader di Under 40  – movimento generazionale partito dai Riformatori sardi, ma ormai trasversale alle sigle ai partiti – ha commentato: "Il Consiglio regionale della Sardegna deve essere sciolto immediatamente: non rispetta le leggi che egli stesso ha votato, avalla lo spreco di denaro pubblico procrastinando lo scioglimento delle Province e, soprattutto, non rispetta la volontà popolare che, con i referendum ha chiesto l'abrogazione delle Province". 
 
"Destra e sinistra sono conniventi – prosegue Mancosu – si sono messe d'accordo per evitare di approvare la legge che abroga le nuove Province, commissaria le vecchie e le trasforma in enti di secondo livello". 
 
Per domani è prevista una manifestazione sotto il palazzo del Consiglio regionale.