“Nessuna chiamata per i mille cassintegrati reimpiegati nella pubblica amministrazione che, secondo un impegno preso dall’assessore del Lavoro Antonello Liori, dovrebbero rientrare al lavoro il primo febbraio”. E’ la preoccupazione espressa da Marinora Di Biase (Cgil), Giovanni Matta (Cisl) e Elisabetta Sorgia (Uil) che sollecitano Liori a mantenere gli impegni presi, con i sindacati e con i vari enti che hanno preso in carico i lavoratori. “Le attività svolte nelle amministrazioni e nelle Asl – sottolineano i sindacati – si sono infatti rivelate molto utili al funzionamento degli enti, da qui la necessità di proseguire con i progetti di reimpiego e l’urgenza di provvedere al rinnovo dei contratti per garantire il reddito dei lavoratori e i servizi erogati”.
Cgil, Cisl e Uil segnalano inoltre che “l’assessorato ha fatto poco sui percorsi di reimpiego dei lavoratori in cassa integrazione e, in generale, sulle politiche attive del lavoro che dovrebbero essere invece al centro di una politica seria per dare risposte alle migliaia di lavoratori che hanno perso il lavoro”.
I sindacati hanno sottolineato come il tema del reinserimento e delle politiche attive per il lavoro si intrecci con il problema, ancora aperto, dei centri servizi per il lavoro, Cesil e Csl. “A causa dell’assenza di questa soluzione definitiva si assiste in questi giorni al rimpallo di responsabilità – concludono i sindacalisti – e al grave ritardo del rinnovo dei contratti di trecento lavoratori il cui operato è indispensabile in questa difficile fase di crisi e, in particolare, per le attività di reinserimento dei cassintegrati”.
In serata i capigruppo in Consiglio regionale hanno scritto una lettera all'assessore regionale al Lavoro Liori e ricordandogli che "gli organi che in via provvisoria garantiscono la gestione delle funzioni amministrative delle soppresse province sarde "devono provvedere alla prosecuzione del servizio pubblico al quale sono preposti i Centri servizi per il lavoro, i Centri servizi inserimento lavorativo e le Agenzie di sviluppo locale.
E che la Giunta regionale può provvedere “, per l'anno 2013, in attesa della riallocazione del predetto servizio pubblico nel competente livello istituzionale, a disciplinare, con propria deliberazione, le modalità operative a cui si devono attenere i predetti organi provvisori ovvero, quando sia impedito da ragioni oggettive, l'Agenzia regionale del lavoro a ciò delegata,” al fine di assicurare la prosecuzione dell'attività dei CSL, CESIL e delle Agenzie di sviluppo locale. "Stante il permanere di difficoltà ad operare, in alcune realtà, da parte degli organi delle soppresse province" chiedono di grantire l’integrale attuazione della legge regionale in argomento, delegando con proprio atto l’Agenzia regionale del lavoro. La firma dei capigruppo Pietro Pittalis (PDL), Giampaolo Diana (PD), Giulio Steri (UDC), Giacomo Sanna (PSDAZ). Luciano Uras (Gruppo Misto), Attilio Dedoni (Riformatori), Mario Diana (Sardegna è già domani) e Adriano Salis (IDV).