Per i debiti contratti dalla figlia, Equitalia ha pignorato la pensione di un’anziana signora di Maracalagonis. Teresa Ledda, 74 anni, ogni mese faceva affidamento sui 470 euro della sua pensione: da settembre l’entrata è stata, però, pignorata per sanare un debito di tremila euro della figlia Maria Piras. A denunciare la vicenda è la presidente dell’associazione Socialismo Diritti Riforme, Maria Grazia Caligaris, che ha definito l’azione di Equitalia “un atto di arroganza che nega i diritti ai cittadini”.
Maria Piras, che da anni non vive più con i genitori, è cointestataria del conto postale sul quale ogni mese viene depositata la pensione della signora Teresa. “Si tratta esclusivamente di una questione pratica – ha specificato ancora Caligaris – Non potendosi recare personalmente a riscuotere la pensione per ragioni di salute, la figlia lo faceva al suo posto. Per non dover ogni mese presentare una delega insieme hanno stabilito di aprire il conto corrente con entrambi i nomi”. Da cinque mesi, però, la signora non ha possibilità di gestire la sua pensione, “cioè di provvedere al sostentamento, considerando che l’altra attività di famiglia, una piccolo allevamento di pecore, in gran parte colpite dal morbo della lingua blu, è in stato di fortissima crisi” ha precisato l’avvocato difensore, Anna Maria Busia.
Sul conto della signora Teresa, per altro, transitano solo i 470 euro della pensione. “Il pignoramento verso terzi è formalmente fattibile – ha spiegato ancora Busia – però penso che si possa definire grossolana l’azione di Equitalia: avrebbe dovuto fare opportune verifiche sul conto e capire che si tratta dell’unica entrata della signora”.
L’avvocato ha sottolineato la necessità di maggior “rispetto per le persone e per le famiglie che si trovano in situazione di grave precarietà economica, come in questo caso”. La difesa chiederà quindi che Equitalia restituisca le mensilità pignorate, anche se ci vorranno almeno dei mesi prima che la vicenda possa risolversi. “Confidiamo comunque in un buon esito” ha concluso l’avvocato Busia.