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Il Procuratore generale della Repubblica della Sardegna, Ettore Angioni ha invitato i giovani magistrati “a non cedere alle lusinghe della politica e a non divenire dunque uomini di parte”.

L’appello del magistrato è avvenuto durante l’incontro dibattito, tenutosi lo scorso fine settimana a Marinella di Sarzana, sui compiti dei consigli giudiziari, organizzato da “Magistratura indipendente”, la corrente moderata dell’Associazione nazionale magistrati, da sempre opposta alla progressista “Magistratura democratica”.

Nel suo saluto il Procuratore generale Angioni ha prima reso omaggio alla figura del giudice Emilio Alessandrini, abruzzese, ucciso dai terroristi di Prima linea a Milano, e ha auspicato di poter riunire i consigli giudiziari di distretto ligure e sardo per onorare la memoria di Francesco Coco, magistrato sardo, già Procuratore generale della Sardegna, trucidato nel 1976 a Genova, dove nel frattempo aveva assunto analoga carica, dalle Brigate Rosse.

Proprio ricordando le parole di Cocco, Angioni ha rivolto il suo invito ai giovani colleghi: “Ricordati mentre ti accingi a percorrere l’affascinante cammino al servizio della giustizia, di serbare sempre la massima riservatezza, di non cedere mai alle sirene di protagonismo e della visibilità, e di avere sempre in mente che la bibbia del giudice – che tale deve sentirsi nel suo intimo anche il pubblico ministero – debbono essere i codici e la Costituzione. Ogni magistrato degno di questo nome deve astenersi dalle interviste, dal partecipare a trasmissioni radiofoniche o televisive – ma deve parlare solo con i suoi provvedimenti, siano esse sentenze o requisitorie”.

 

Il convegno di Marinella di Sarzana “I consigli giudiziari, distretti a confronto”, organizzato da Magistratura Indipendente,  è stato un confronto serrato di due giorni sui temi attualissimi relativi alle regole per la progressione nella carriera dei magistrati e sui criteri per una più efficiente organizzazione degli uffici giudiziari. All’appuntamento hanno partecipato circa 100 magistrati italiani, provenienti da tutte le regioni, eletti nella scorsa primavera nei rispettivi consigli giudiziari, tra i quali, dall’Isola
Luca Forteleoni, sostituto procuratore a Nuoro e Andrea Garau, procuratore capo a Angioni

L’iniziativa si inserisce nel solco di quelle condotte dal segretario nazionale Cosimo Ferri, a tutela dei magistrati contro il dilagante fenomeno del correntismo all’interno della Magistratura e a favore di regole chiare che consentano di valutare i magistrati, per l’avanzamento in carriera come per gli incarichi direttivi, sulla base del merito e non secondo logiche di appartenenza a questa o quella corrente. Secondo il comunicato, “grazie alle battaglie condotte negli ultimi anni, il gruppo di Magistratura Indipendente con alla guida il segretario Ferri ha ottenuto un rilevante successo di consensi nelle ultime elezioni per il rinnovo del “parlamentino” dell’Associazione  Nazionale Magistrati (ANM), riportando ben duemila voti (dei quali 1200 solo di preferenze personali per Ferri) tra tutti i magistrati italiani, pari ad un terzo degli aventi diritto al voto”.