Le gara tra Cagliari e Roma in questo campionato 2012/2013 è una ‘gara maledetta’.
Dopo la partita di andata persa 0-3 a tavolino dai rossoblu per la querelle Is Arenas anche la gara di ritorno rischia di disputarsi tra le polemiche.
Lo scontro con i giallorossi era in programma venerdì primo febbraio, ma, giocando la squadra di Zeman il 30 gennaio la semifinale di Coppa Italia, la Lega Calcio ha deciso di spostare l’incontro in notturna il 27 febbraio, per non far disputare alla Roma due partite in due giorni.
Ma Cellino non ci sta. Il presidente del Cagliari scrive una lettera di fuoco al presidente della Lega Beretta in cui contesta la decisione come “un grave fatto che potrebbe falsare l'andamento del campionato”.
Cellino lamenta una disparità di trattamento della Lega Calcio tra le squadre. Ricorda, infatti, come, sempre per le vicende legate al nuovo impianto di Is Arenas, lo scontro casalingo con la Juventus sia stato spostato al Tardini di Parma, nella stessa data, con un preavviso di soli due giorni.
Per questo ilpatron rossoblu conclude la lettera diffidando “dal continuare a percorrere questa soluzione e invitando a trovare soluzioni diverse, quale l'individuazione di un campo alternativo per Roma-Cagliari del 3 febbraio”.
Leggi la lettera:
Gentile presidente,
le scrivo la presente per segnalarle un grave fatto che potrebbe falsare l'andamento del campionato. Come certamente saprà, la Lega ha imposto l'anticipo della gara Roma-Cagliari del prossimo 3 febbraio a venerdì 1 febbraio per l'indisponibilità dello stadio Olimpico di Roma. Abbiamo già espresso, con una lettera al dottor Brunelli, la nostra protesta per la decisione, anche alla luce di quanto accaduto per l'indisponibilità dello stadio Is Arenas, che ci ha costretti a giocare la partita con la Juventus sul neutro di Parma. E' evidente la disparità di trattamento e risibili ci sono sembrate le spiegazioni del dottor Brunelli che, nella sua lettera di risposta, ha elencato una serie di precedenti e ricordato l'autorità assoluta della Lega Calcio nel fissare calendari, orari e sedi delle partite. Resta il grave danno a noi arrecato, ancor più pesante con la gara posticipata a mercoledì 27 febbraio dopo che la Roma si è qualificata alla semifinale di TIM Cup.
In pratica il Cagliari sarebbe costretto a una ulteriore e non gradita pausa di campionato per poi dover affrontare un turno infrasettimanale in notturna, con pesanti conseguenze fisiche ed economiche, dal momento che la nostra squadra sarebbe costretta a trascorrere una notte in più a Roma o, in alternativa, a rientrare in città nella notte con un volo charter con imponente crescita dei costi della trasferta.
Consideriamo tutto ciò inaccettabile e capace di falsare il campionato, dal momento che la nostra squadra, in lotta per l'importante obiettivo della salvezza, sarebbe costretta, al contrario delle nostre dirette concorrenti, a giocare tre incontri in una settimana.
Pertanto, vi diffidiamo dal continuare a percorrere questa soluzione e vi invitiamo a trovare soluzioni diverse, quale l'individuazione di un campo alternativo per Roma-Cagliari del 3 febbraio, misura rapidamente adottata per Cagliari-Juventus con un preavviso di appena due giorni. Vi informiamo sin d'ora che metteremo in atto tutte le misure cautelative consentite dalle disposizioni di legge e ci riserviamo di promuovere un'azione risarcitoria nei confronti di tutti gli organismi interessati.