"L’Associazione Culturale ARC, l’associazione Lgbt (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender) di Cagliari, esprime forte soddisfazione per la sentenza 601 della Prima sezione civile della Corte di Cassazione, che, confermando la giurisprudenza espressa da numerosi tribunali nel corso degli ultimi anni, dichiara che: non sono poste certezze scientifiche o dati di esperienza, bensì il mero pregiudizio che sia dannoso per l’equilibrato sviluppo del bambino il fatto di vivere in una famiglia incentrata su una coppia omosessuale”.
Carlo Dejana, Presidente dell’associazione culturale Arc Sardegna, esprime così la sua soddisfazione per la recente sentenza della Corte di Cassazione. I giudici hanno respinto il ricorso di un immigrato musulmano di Brescia. L'uomo si era rivolto ai Supremi giudici per contestare la decisione con la quale la Corte d'Appello, il 26 luglio 2011, aveva affidato in via esclusiva il figlio minore, che lui aveva avuto dalla sua ex compagna, alla donna.
Dejana ricorda che: “In Italia secondo molti dati esistono oltre 100.000 figli di coppie omosessuali, e, con buona pace dei vari Gasparri o Giovanardi, questi bambini sono felici e stanno crescendo bene ne più ne meno dei loro coetanei cresciuti in famiglie eterosessuali”.
Ma l’uomo, e la donna, della strada non sempre concordano con quanto indicato dai giudici e auspicato dalle associazioni Gay. I pareri sono diversi e coloriti, molti considerano fondamentale per l’equilibrio del bambino la crescita in una famiglia tradizionale.