scuola-digitale-and-ldquo-non-and-egrave-una-priorit-and-agrave-and-rdquo-and-egrave-scontro-aperto-tra-michele-piras-sel-e-l-and-rsquo-assessore-milia

 

"Il progetto Sardegna Digitale presentato da Cappellacci a Ozieri aveva, nella sua formulazione originaria, alcune peculiarità interessanti. Una su tutte: la cessione alla Regione dei diritti sui contenuti didattici multimediali. Ma proprio su questo punto la Regione ha fatto un passo indietro con una delibera di revoca del 31.7.2012, probabilmente incapace di reggere alle pressioni delle case editrici che avrebbero visto i loro introiti ridursi notevolmente".

Duro atto di accusa di Michele Piras, coordinatore regionale Sel Sardegna, contro il progetto di scuola digitale presentato ieri. “Le lavagne luminose sarebbero utili qualora ci fossero anche hanno aule sicure dove istallarle – ha proseguito Piras – e nel caso si riuscisse a salvaguardare la presenza dell'istituzione scolastica nei piccoli comuni. Questo è la causa dell'alta dispersione scolastica della nostra regione, non l'assenza di tablet e di ebook reader”.

Non si è fatta attendere la replica dell’assessore regionale alla Pubblica istruzione, Sergio Milia: “Prima di rilasciare dichiarazioni senza alcun fondamento, farebbe bene ad informarsi prima”, ha esordito Milia rivolto direttamente al coordinatore di Sel. “Siamo appena intervenuti con 5 milioni di euro per risolvere le maggiori criticità negli edifici scolastici. Altri 30 milioni di fondi Fas verranno messi a disposizione nei prossimi mesi per interventi di edilizia scolastica che coinvolgeranno anche gli spazi destinati alla strutture sportive. Altri 7 milioni sui fondi Por sono già stati destinati alle strutture scolastiche di tutta la Sardegna”.

“Crediamo – sostiene Milia –  che nessun governo regionale abbia mai investito tanto per la scuola. Pertanto non si capisce di cosa parli il coordinatore Piras