L’ottimo stato di forma viene certificato anche nella lontana Vallonia. La complessità del viaggio non mina più di tanto le potenzialità del quartetto marcozziano che quando mette piede nel piccolo borgo di Retinne, viene ricevuto con tanto calore.
Sostenuti da una folta presenza di emigrati italiani, (“purtroppo non c’erano sardi” ha mestamente sottolineato il cagliaritano Stefano Curcio), non si fanno imbrigliare dal gioco comunque pericoloso dei giocatori locali che per due volte si devono arrendere al quinto set.
Il primo ad ammettere che sia stata una vittoria sofferta è stato proprio il tecnico Massimiliano Mondello: “non è stato facile, ma siamo stati bravi nello stare concentrati, adesso pensiamo alla partita di sabato contro Messina”. Per la squadra “B” della società pluriscudettata questo è il settimo risultato utile consecutivo: dall’inizio della stagione non ha mai perduto.
Una volta familiarizzato con i padroni di casa, si scopre che militano nella National A, una categoria simile alla A2 italiana. I primi a incrociarsi sono Thibaut Gonay e Luigi Rocca. Sfida apparentemente facile per il catanzarese che si impone per 3/1. Più ricche di pathos le successive gare che vedono impegnati prima Dario Loreto contro il belga più forte, Maxime Barthelemy e poi Stefano Curcio contro Dany Christophe. Entrambe terminano 3/2. Infine spazio al doppio dove la coppia marcozziana Rocca/Curcio trova il punto per la vittoria finale battendo per 3/1 il duo Valentin Stapelle/Gonay.
Al termine festeggiare con atleti e tifosi appare la cosa più normale del mondo perché il match si è tenuto all’interno di un pub, situazione tutt’altro che inusuale nella cultura pongistica mitteleuropea. Per i fantastici quattro segue un’altra parentesi festosa dopo quella “fresca, fresca” che hanno vissuto appena quarantotto ore prima a Norbello, dopo il memorabile Torneo Internazionale.