nina-hagen-platea-entusiasta-al-teatro-lirico

Eccentrica, esagerata, esuberante. Voce versatile e interprete travolgente Nina Hagen, al Teatro Lirico il 4 dicembre per l’unica data italiana del suo tour internazionale, non ha deluso il suo pubblico.

GUARDA IL VIDEO

Accompagnata da una formazione blues composta Warner Poland (chitarra), Marcellus Puhlmann (batteria), Fred Sauer (tastiere) e Michael Ryan (basso), per quasi due ore, in un mix di musica e cafechantant, la giovane cinquantacinquenne fustigatrice del consumismo e della borghesia ha intrattenuto la sua platea selezionata saltando con nonchalance dal punk al rock al jazz.

Conosciuta in tutto il mondo per la sua straordinaria voce che sa passare con estrema facilità e perfezione dal roco-graffiate all’ acuto, dalla fine degli anni '70 la cantante di Berlino Est non si è mai fermata.

Tre decenni di successi, e oggi con il suo ultimo progetto di straordinaria profondità dal titolo Personal Jesus, atterra sulle origini del gospel americano che abbracciano la sua recente conversione cristiana.

Come lei stessa dichiara: "Sono musicista e cantante, per tutta la vita ho abbracciato le radici del gospel americano e la musica rock. Se si ascoltano  un po’ tutti  i miei dischi si sente che  a 18 anni già facevo molte canzoni gospel, come ad esempio i Mahalia Jackson-Hits, Right on Time, Gonna Live the Life, Hold me, Ave Maria, Spirit in the Sky".