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Venerdì 7 dicembre, nel teatro di via Brigata Sassari a Villasor, inaugura la settima edizione del festival Teatrinversus 2012.

La manifestazione, organizzata dalla compagnia Fueddu e Gestu, diretta da Giampietro Orrù, propone quest’anno dieci appuntamenti tra teatro, musica, danza e workshop e ha il sostegno del comune di Villasor e della Regione Sardegna.

Non sono mancate le polemiche al momento della presentazione del ricco e variegato programma.

“Teatrinversus 2012: ultimo atto? Potrebbe accadere. Non è da escludere che la crisi economica, insieme con quella delle coscienze, decreti la fine di tante realtà come la nostra, con forti legami con il territorio e una funzione sociale di stimolo culturale importantissima per le comunità più marginali. Altri posti di lavoro verranno a mancare e altre persone andranno a infoltire le fila già grosse dei disoccupati”, queste le preoccupazioni della compagnia Fueddu e Gestu.

 

Il programma

Si apre venerdì 7 dicembre (inizio ore 21) con la compagnia Anfiteatro Sud in Tutto tranne Gramsci, liberamente ispirato a Le donne di casa Gramsci di Mimma Paulesu Quercioli. Con Marta Proietti Orzella, regia di Susanna Mameli. Un omaggio alla figura di Teresina, madre di Antonio Gramsci, una sorta di madre courage a tutti gli effetti, ma anche la voglia di raccontare un Antonio meno conosciuto. Teresina ci regala un Antonio bambino che, fragile e determinato, coglie le sfide del destino senza esitazioni. E le donne di casa lo sostengono e lo amano fino al termine dei suoi giorni.

Sabato 8 dicembre, sempre alle ore 21, i padroni di casa Fueddu e Gestu e Duendas flamenco presentano Aires, percorso di ricerca sul teatro e la poesia di Federico Garcia Lorca, intrecciato con la danza flamenca. In scena le attrici e danzatrici Maura Grussu e Raffaella Nioi, la maestra e coreografa di flamenco Laura Nioi e l’attore Nanni Melis. La regia è di Giampietro Orrù.

Domenica 9, alle ore 17.30, sarà la volta della compagnia Is Mascareddas in Anima e coru, con Antonio Murru, per la regia  dello stesso Murru e Donatella Pau. Nato in occasione del trentennale della Compagnia Is Mascareddas, lo spettacolo è mosso dall’esigenza di un tributo simbolico al lavoro svolto in questi anni, ma anche al ruolo che ancora la burattineria riveste, sebbene silenziosamente, nel panorama delle possibilità espressive delle arti sceniche, con la sua straordinaria capacità di emozionare.

Si prosegue venerdì 14 (ore 21) con El Senyal del Judici,  performance teatrale sul Cant de la Sibil.la, presentata dagli algheresi della compagnia AnalfaBelfica. Soggetto e regia di Enrico Fauro. Il progetto è nato con l'intento di celebrare l’anniversario del riconoscimento conferito nel dicembre 2010 dall'UNESCO di Patrimonio Immateriale dell'Umanità alla tradizione del Cant de la Sibil.la (il punto tra le due elle viene usato in grafia catalana), che si esegue la notte di Natale soltanto nella Cattedrale di Alghero e in quella di Palma di Maiorca.

Sabato 15 (ore 21) Sonus e Sinnus presenta il concerto Tango – El alma que canta, con Veronica Maccioni, Ottavio Farci e Carlo Plumitallo. El alma que canta è una raccolta di tanghi canzone dei primi del Novecento. È questo il periodo in cui il tango comincia a essere riconosciuto e accettato dalle classi argentine più agiate, che sino ad allora lo consideravano oltraggioso, conquistando così parecchie libertà, tra cui quella di essere ballato in pubblico.

Domenica 16 (inizio ore 19), Mariantonietta Azzu nello spettacolo Chicktoons, reading da Ancora dalla parte delle bambine di Loredana Lipperini prodotto da Laborintus e Qoeletpro. In scena anche. i musicisti Vittorio Vargiu, Angelo Vargiu, Giuseppe Fadda, Lorenzo Sabattini. Un reading che, con un taglio cabarettistico anni ’70, fa della non narratività del testo la sua forza. Una lettura che ci dà la misura, una volta di più, di quanto la letteratura sia oltre che piacere intellettuale, veicolo di denuncia sociale, di crescita culturale e strumento potente di democrazia.

Giovedì 20 dicembre, alle ore 21, in scena Il Crogiuolo e La fabbrica illuminata, con lo spettacolo Tragedia di un personaggio, dai racconti di Luigi Pirandello La Tragedia di un personaggio, Amicissimi, Paura, Se…, Diretto da Marco Parodi. Lo spettacolo ha il pregio di riunire alcuni tra i più importanti protagonisti della scena teatrale sarda dagli anni ‘60 e di rimettere insieme il cast del fortunato allestimento “Aspettando Godot”, Sono infatti in scena Mario Faticoni, Tino Petilli, Gianni Esposito, Rita Atzeri.

Venerdì 21, sempre alle 21, Fueddu e Gestu presenta Il Naso, adattamento teatrale dell’omonimo racconto di N.V.Gogol, con gli attori Nanni Melis, Maura Grussu, Rossano Orrù e i musicisti Veronica Maccioni e Ottavio Farci. Drammaturgia, maschere e regia di Giampietro Orrù. Don Tatanu, al risveglio, si ritrova senza naso: niente tracce di sangue, solo un taglio netto, liscio, come se non ci fosse mai stato. Intanto il naso se ne va in giro vestito elegantemente, recriminando la sua indipendenza e libertà. Il legittimo proprietario non è disposto ad accettare tale drammatica mancanza e si mette alla ricerca del suo naso, vagando nei territori del nonsenso surreale e dell’insidiosa reversibilità del reale in miraggio. Gli interpreti, con l’utilizzo di maschere in cera si trasformano in simulacri marionettistici di tipi e caratteri, ad esprimere una volontà che non è di chi agisce.

Sabato 22 dicembre, alle 21 andrà in scena il danzatore Butoh Alessandro Pintus con la performance UR- Urlo Rosso: un ammonimento per la nostra società, un grido muto che apre in due il corpo, che lascia l’anima indifesa. Un annuncio disperato di richiesta di resa delle vanità umane. Un messaggio di richiamo a ricordarci le necessità del corpo e le esigenze dell’animo umano nei confronti dell’attuale sistema sociale. Una danza che urla e si impenna sulla fragilità della moderna civiltà e sull’illusione del progresso. Alessandro Pintus ha lavorato in Giappone con i più grandi maestri di danza Butho  (Ko Murobushi, Masaki Iwana, Min Tanaka, Kazuo e Yoshito Ohno, Akira Kasai, Akiko Motofuji) e inoltre con Enzo Cosimi, Pierpaolo Koss, Lindsay Kemp, Dominique Dupuy.

Domenica 23 dicembre sarà sempre Alessandro Pintus a chiudere il festival con un workshop di danza Butoh dal titolo Rizoma lucente, che si terrà, dalle ore 10 alle ore 19.00.

Info al numero 070 9648584.