Quasi il tutto esaurito per il posticipo di questa sera Cagliari-Napoli a Is Arenas, aperto per la prima volta in tutti i settori.
Saranno in oltre 16 mila sugli spalti del nuovo stadio di Quartu Sant'Elena per spingere i rossoblù nell'impresa di battere una delle squadre più forti del campionato, e diventata "accesa" rivale da quando, nel 1997, il Cagliari disputò, e perse, a Napoli lo spareggio-salvezza col Piacenza, con la tifoseria partenopea che si schierò contro i rossoblù.
Una gara molto sentita da queste parti, e che il tecnico Ivo Pulga, ritiene ancora più difficile della sfida di domenica scorsa a San Siro con l'Inter. "Perché il Napoli – osserva Pulga – ha più 'gamba' e più aggressività rispetto ai nerazzurri. Partiamo sfavoriti, ci vorrà una grande prestazione per portare a casa un risultato positivo".
In casa rossoblù, oltre ad Astori, mancherà anche Pinilla: l'attaccante cileno non ha recuperato pienamente dall'infortunio e, salvo, sorprese, domani sarà in tribuna. In attacco, dunque, si rivedrà la coppia Nené-Sau. Per il bomber sardo, 4 gol in sole 9 presenze quest'anno, dopo la doppietta all'Inter sarà sfida a distanza con l'ex compagno ai tempi del Foggia di Zeman, Insigne. Due anni fa, in Lega Pro, Sau realizzò 20 reti e Insigne 19.
In difesa, al posto dello squalificato Astori, giocherà Ariaudo. Pulga, però, non svela le sue scelte. "C'é ancora qualche dubbio di formazione, ma sono certo che chiunque giocherà darà il 150% sul campo".
Anche perché ci sarà uno stadio pieno, con le tribune a ridosso del campo da gioco. "Lo stadio finalmente aperto in tutti i settori ci darà quella carica in più. Ho sentito che questa con il Napoli è una sfida particolarmente sentita qui in Sardegna – conclude Pulga – noi dobbiamo rimanere freddi e lucidi e considerarla una partita come tutte le altre. Vietato farci prendere dall'entusiasmo o dalla voglia di strafare, sarebbe un atteggiamento controproducente”.