Pulga lo aveva promesso nell’intervista prima della partita: “Non saliamo a Milano a fare le barricate”.
E così è stato. Il Cagliari ha giocato alla pari contro l’Inter sfiorando il colpaccio. Solo uno sfortunato autogol di Astori, a pochi minuti dal termine dell’incontro e quando già i rossoblu assaporavano il gusto della vittoria, ha impedito di festeggiare tre punti insperati alla vigilia.
Protagonista indiscusso dell’incontro Marco Sau che, dopo aver pareggiato in finale di primo tempo il gol segnato da Cassano al decimo, era riuscito a portare in vantaggio il Cagliari al sessantaseiesimo minuto.
A meno dieci minuti dal termine a segnare è Astori, però nella propria porta. L’Inter nel finale recrimina per un rigore non concesso
Il Cagliari va a 16 punti. Occasione mancata o punto prezioso?
Intanto al termine della partita si registra lo sfogo del presidente dell'Inter, che trattiene la rabbia per il presunto rigore non concesso dall'arbitro Giacomelli in pieno recupero, per un atterramento in area di Astori su Ranocchia.
"Sono tre partite di seguito, di cui quella contro la Juventus vinta per grazia di Dio, che ci troviamo con delle ingiustizie e un atteggiamento arbitrale che non ci hanno permesso di raggiungere il risultato. Non posso certo stare zitto e lo faccio anche istintivamente e con tanto dispiacere, perché non mi piace rientrare in una situazione come quelle del passato. C'é solo incapacità e se ci fosse un disegno sarebbe gravissimo perché sarebbe più stupido dell'incapacità stessa", sono le prime parole del presidente. Per gli altri, tecnico compreso è scattato il silenzio stampa.
"Mi ha dato fastidio tutto, c'era un rigore grande come una casa – ha concluso Moratti – Voi seguite il calcio, le partite le vedete anche voi. Avete la stessa sensazione mia, solo che io sono di parte e sono la parte che è stata danneggiata. Mi sembra il caso di essere arrabbiato".