video-documento-il-centro-di-accoglienza-per-i-detenuti-e-i-loro-familiari

Nel cuore di Cagliari esiste un’altra città, costantemente sorvegliata, cinta da mura spesse, da reti metalliche e con dentro più di 500 abitanti. È la casa circondariale di Buoncammino nella quale uomini e donne passano le loro giornate fino al momento in cui la società riaprirà loro le porte, prima o dopo.

A pochi passi, ne esiste un’altra, più piccola e molto, molto più discreta: il centro di accoglienza dei Cappuccini in viale Fra Ignazio, che ospita detenuti in semi-libertà o in permesso e le famiglie che vogliono stare un po’ con loro hanno in questa struttura che è un indispensabile punto d’appoggio.

Autogestita dagli stessi detenuti e creata dal nulla grazie all’impegno di Padre Massimiliano Sira, cappuccino e cappellano di Buoncammino, questa piccola comunità è un rifugio sicuro ed attrezzato per coloro che riescono a ottenere qualche giorno di licenza oltre le sbarre.

Enzo è un giovane napoletano che ha scontato circa dieci anni di carcere per traffico di droga. Attualmente è in semilibertà e passa molto tempo al centro di accoglienza. A Buoncammino rientra ormai solo per la notte.

L’abbiamo incontrato e ci ha raccontato la sua storia: GUARDA IL VIDEO.