"Dovrebbero essere i sardi a diffondere nel mondo il Cannonau, invece sono i francesi, che in fatto di marketing hanno tanto da insegnarci". Parola del l'enologo Enzo Biondo, intervenuto alla kermesse sui vini sardi e spagnoli in programma a Cagliari a Villa Muscas fino a domenica.
L'enologo ha fatto un viaggio tra i i vigneti sardi per scovare 150 vitigni autoctoni, pochi famosi, molti ancora sconosciuti e di grande valore enologico. In testa il Cannonau, la sua terra nativa è la Sardegna ed è il vitigno più coltivato al mondo con 360 mila ettari, di cui 90 mila in Francia e 7.500 in Sardegna. "In Francia lo vendono come Grenache in tutto il pianeta – riprende Biondo – ne hanno creato 20 cloni per adattarli ai diversi microclimi".
Resta incerta, invece, la provenienza del Carignano, non si sa se sia spagnola o francese. "In Francia il Carignano lo stanno espiantando per far posto al nostro Muristellu, o Bovale sardo, il loro Mourvedre, considerato dai guru della viticoltura francese vitigno alla moda e utilizzato come cultivar da taglio perché dà colore, corpo, profumo e luce e estratti al Cannonau, o Grenache che dir si voglia", conclude l'enologo sardo.
Intanto prosegue il Forum Hispano – Sardo sulla cultura del vino, la full immersion nel mondo dei calici in programma sino a domani a Cagliari, a Villa Muscas.