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La talassemia è una malattia che la obbliga a trasfusioni ogni due settimane e a terapie invasive. Per questo Teresa, la mamma cagliaritana si era affidata all’avvocato Filomena Gallo dell'associazione Coscioni perché prima della fecondazione assistita sia fatta al feto una diagnosi preimpianto in un ospedale pubblico che esclude che il nascituro abbia la stessa malattia.

Un giudice di Cagliari le ha dato ragione e ora lei esulta, promettendo: “Se nascerà una bambina la chiamerò Filomena come il mio avvocato”.

Teresa, 33 anni, laureata, avrebbe potuto fare la diagnosi preimpianto in una struttura privata, ma le sarebbe costato migliaia di euro. La struttura pubblica a cui si era rivolta in città le avevano risposto che non era disponibile per questo servizio.

A chi l’accusa di diventare da oggi un esempio per l’eugenetica risponde: “Voglio solo che mio figlio non sia malato, non mi importa nulla che sia maschio o femmina, biondo o bruno. Voglio solo che non soffra”.