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Il 12 novembre 2003 a Nasiriya, alle ore 10:40 ora locale – le 08:40 in Italia –  un camion cisterna pieno di esplosivo scoppiò davanti la base MSU (Multinational Specialized Unit) italiana dei carabinieri, provocando l'esplosione del deposito munizioni della base e la morte di 28 persone tra carabinieri, militari e civili.

I militari italiani facevano parte della missione militare in Iraq "Operazione Antica Babilonia", seguita alla seconda guerra del Golfo.

“Nel nono anniversario di quella giornata terribile il pensiero dei Sardi va alla memoria del maresciallo Silvio Olla e degli altri ragazzi che sacrificarono la vita in terra straniera”.

Lo ha dichiarato il presidente Ugo Cappellacci nel giorno della ricorrenza della strage di Nassiriya del 2003. “Con il loro impegno, portato all’estremo – ha aggiunto Cappellacci – furono capaci non solo di essere interpreti dei migliori valori della nostra società, ma anche di unire gli Italiani in un momento storico in cui prevalgono le divisioni e le spinte disgregatrici della comunità nazionale. Per questo essi sono e saranno per sempre un esempio positivo per le nuove generazioni e per la collettività. La memoria di quei giorni deve convertirsi in una stretta vicinanza a coloro i quali sono ancora impegnati in terra straniera in missione di pace, al servizio di popolazioni tormentate. Il coraggio dei nostri ragazzi in situazioni straordinarie – ha concluso il presidente della Regione – deve essere anche l’atteggiamento di ciascuno di noi nelle sfide del quotidiano”.