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Ha una voce calda e suadente Irene Nonis, cantante cagliaritana di fama internazionale. Scrive e canta in inglese da quando aveva 17 anni, oggi ne ha 36 e il suo amore per la musica è rimasto immutato. Nel 2003 si affaccia nel panorama musicale mondiale per puro caso: durante uno stage fotografico in cui fa la modella, la giovane cantante incontra, infatti, un fotografo di video musicali che dopo averla sentita cantare le ha fatto ottenere alcuni colloqui presso le più importanti case discografiche. Firma il contratto per il primo album con la Universal e intanto il singolo "Recogn-eyez", già colonna sonora degli spot di Dolce e Gabbana, riscuote un enorme successo nel mondo. Seguono poi altri singoli, estratti dall'album d'esordio "Talkabout", come "Talk'n'Touch" e "Calendar", che la consacrano come nuova stella nel firmamento musicale internazionale. L'album, tra l'altro, contiene importanti collaborazioni come quella con Brian West e Gerarld Eaton che hanno lavorato anche con Nelly Furtado e Ben Harper. Il giornalista e critico musicale Mario Luzzato Feciz, in un articolo pubblicato nel 2004 sul Corriere della Sera, la definisce la "Kylie Minogue sarda" per il gusto sexy-patinato dell'esecuzione ma soprattutto per la vicinanza dello stile al mondo della moda.

 

Il secondo album ancora nel cassetto.  Mantenere il successo però non è facile soprattutto se non vuoi scendere a compromessi facendo musica che non ti appartiene. È quello che è capitato a Irene. "Nel 2003 – dice la cantante cagliaritana – il successo è arrivato inaspettato; sarebbe dovuto seguire un secondo album in italiano da me però non voluto perché scrivo e canto in inglese. C'è stato quindi un problema legale con la casa discografica e la mia volontà di recedere dal contratto". Da allora però per Irene la strada è sempre stata in salita. Per alcuni anni ha messo un po' da parte la musica e per mantenersi ha fatto la pubblicitaria, nell'attesa che qualche major producesse il suo secondo album. "Ho preparato un progetto meno commerciale – ha aggiunto Irene – che strizza un po' l'occhio al mondo morcheeba e a quello delle ballate crepuscolari. Questo progetto per quanto melodico non ha però ancora trovato un riscontro in Italia perché le major non vogliono artisti che cantano in inglese. Sto pertanto pensando a un'autoproduzione". Intanto l'artista cagliaritana fa molte serate nei locali e oltre che come cantante è molto richiesta anche come deejay. Del successo che le ha totalmente cambiato la vita otto anni fa oggi dice: "L'unica cosa che mi è rimasta è un contatto importante con Giuliano Palma e con il suo produttore".

 

Il forte legame con la Sardegna. Il successo mondiale che ha avuto Irene Nonis con il suo album "Talkabout" non le ha fatto però dimenticare le sue origini. È infatti sempre rimasta molto legata alla Sardegna. E anche nel suo nome d'arte ha voluto un ricordo dell'Isola; la sua casa discografica voleva chiamarla "Sirene" ma lei ha invece voluto mantenere il suo nome e ha preferito soltanto togliere una "n" al suo cognome che è Nonnis. "Amo la Sardegna e quando sono lontana – ha detto la cantante sarda – il mare e il clima sardi mi mancano tantissimo. Poi essendo figlia di genitori barbaricini adoro moltissimo anche l'entroterra sardo".