Arrivano risorse per i lavoratori socialmente utili, il cui bacino, grazie ad un provvedimento varato oggi dalla Giunta regionale, dovrebbe restringersi ulteriormente nelle prossime settimane. Attualmente il bacino è composto di 52 lavoratori, a fronte dei circa seimila che ne facevano parte all'inizio: si prevede di arrivare a circa 35. La delibera, proposta dell'assessora del Lavoro Virginia Mura, conferma, anche per il 2017, l'integrazione regionale all'assegno di utilizzo in attività socialmente utili versato dall'Inps, pari a 580,14 euro mensili lordi per lavoratore.
Grazie all'integrazione di 419,86 euro, l'ammontare complessivo per lavoratore raggiunge dunque la somma di 1.000 euro lordi. Inoltre, i lavoratori potranno recuperare le giornate di lavoro perdute all'inizio del 2017 e i relativi emolumenti. La convenzione con il ministero del Lavoro, infatti, quest'anno si è potuta sottoscrivere solo il 19 gennaio, per via di un approfondimento, svolto a livello nazionale, dalla Corte dei Conti sulla situazione dei lavoratori socialmente utili. Questo ritardo va a penalizzare fortemente dal punto di vista del reddito i lavoratori che hanno dovuto sospendere le attività dal 1 al 18 gennaio. Per consentire il mantenimento dei livelli economici delle famiglie dei lavoratori interessati, viene dunque riconosciuta una ulteriore integrazione, in misura pari agli importi che sarebbero spettati al lavoratore per il periodo in questione, a condizione che venga anche recuperata la relativa prestazione oraria.
Novità anche per gli incentivi all'esodo: a occuparsi delle procedure amministrative sarà d'ora in poi InSar Spa, la società partecipata dalla Regione e da Italia Lavoro che storicamente ha seguito l'evolversi della vertenza. Il piano triennale di incentivi varato dalla Giunta per favorire l'assunzione degli Lsu prevede, per i lavoratori socialmente utili che andranno nel comparto pubblico, la copertura del 100% dei costi degli stipendi per tre anni e del 75% per i successivi due. Gli incentivi in favore delle imprese private che vogliono assumere a tempo indeterminato gli Lsu consistono nella copertura del 50% dei costi stipendiali per cinque anni con un massimale di 12 mila euro annui. Viene anche assicurato un bonus forfettario per l'uscita volontaria degli Lsu dal bacino regionale pari a 70 mila euro lordi.